Los Angeles Clippers @Sacramento Kings 121-115: Cousins è stellare ma non basta, i Clippers espugnano Sacramento senza troppi patemi
LOS ANGELES CLIPPERS @SACRAMENTO KINGS 121-115
(40-24, 73-54, 104-85)
Pirotecnica partita al Golden1 Center di Sacramento dove i Kings padroni di casa escono sconfitti nel derby californiano con i Clippers per 121-115 al termine di un incontro in realtà controllato e dominato per larghi tratti dai losangelini bravi ad andare fin dal primo quarto avanti e soprattutto a contenere un DeMarcus Cosuisns letteralmente mostruoso capace di realizzare ben 38 punti e raccogliere 13 rimbalzi inutili però ai fini del risultato finale. Partono subito fortissimo gli ospiti guidati manco a dirlo dall’asse Paul-Griffin, Sacramento non ci mette la stessa decisione dei Clippers e dopo 12′ è già sotto di oltre quindici punti. La musica non cambia nel secondo quarto dove inizia il personalissimo show da oltre l’arco di JJ Redick che chiuderà con 6/8 da tre, i KIngs si rifugiano unicamente tra le mani di Cousins che si carica letteralmente tutto il peso offensivo dei suoi sulle spalle e che prova in qualche modo a contenere lo strapotere offensivo di Los Angeles. Si riprende all’uscita dagli spogliatoi con i Clippers in totale controllo bravi a non lasciarsi impensierira quasi mai dai padroni di casa, gli ospiti si stanziano in maniera fissa nel secondo tempo sui venti punti di vantaggio e praticamente vi rimangono per tutto il resto della partita, Sacramento ho un sussulto negli ultimi 3′ di partita a giochi praticamente fatti ma riesce solo a rientrare nella doppia cifra di svantaggio senza creare troppi patemi a Paul e compagni, finisce come già detto 121-115 per i Clippers che trovano così la loro decima vittoria stagionale.
LOS ANGELES CLIPPERS: Mbah a Moute 7, Griffin 29, Jordan 6, Redick 26, Paul 11, Crawford 7, Rivers 12, Speights 4, Felton 3, Pierce 6.
SACRAMENTO KINGS: Gay 9, Cousins 38 (13 reb), Koufos, Afflalo 6, Lawson 18, Cauley-Stein 4, Collison 16, Temple 4, Barnes 15, McLemore 2, Tolliver 3.