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Phoenix ringrazia Markieff Morris e passa a Milwaukee, Detroit vince all'ultimo secondo in casa degli Spurs

(valleyofthesuns.com)
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PHOENIX SUNS @ MILWAUKEE BUCKS 102-96
Markieff e il backcourt dei Suns danno una vittoria assolutamente non facile, e fondamentale in ottica playoff, sul campo dei Bucks, sotto gli occhi di Larry Sanders. Parte alla grande la squadra di casa, che mette in difficoltà i Suns con un’ottima difesa che apre a svariati contropiedi: la schiacciata di Antetokounmpo, il canestro di Marshall e quello di OJ Mayo ad inizio del secondo periodo sono solo un esempio tangibile. Dall’altra parte risponde Thomas, che conclude un tre contro due con un appoggio al vetro e il fallo che gli vale il viaggio in lunetta (28-33, 6’10’’). La rimonta è nell’aria, Dragic firma il -1 prima della fine del primo tempo con una bella penetrazione che però coglie impreparata la difesa ferma di Milwaukee. Tanti sorpassi e controsorpassi nel terzo periodo: Markieff Morris imita un Dwyane Wade d’annata e trova un grande gioco da tre punti, ma Antetokounmpo fa valere le grosse prolunghe per schiacciare il pareggio. Il sorpasso Bucks arriva con la schiacciata di Knight, che taglia verso il centro e viene servito coi tempi giusti da Dudley (58-69, 5’). Bledose nel quarto periodo manda a bersaglio un canestro con fallo che vale il primo vero allungo di Phoenix, ma la tripla di Middleton porta i Bucks a sole due lunghezze di distanza. La parola fine la scrive Markieff Morris: Bledsoe penetra e scarica all’indietro per il compagno che non aspettava altro per mettere la tripla del +7 (99-92) a 44’’ dalla fine.   
PHOENIX SUNS:
Tucker 5, Markieff Morris 26 (10 reb), Len 9, Dragic 16, Bledsoe 10 (10 ast), Marcus Morris 6, Plumlee 4, Green 7, Thomas 19.
MILWAUKEE BUCKS: Antetokounmpo 16 (12 reb), O’Bryant 3, Pachulia 7, Middleton 13, Knight 26, Dudley 10, Henson 13, Mayo 4, Marshall, Bayless 4.

DETROIT PISTONS @ SAN ANTONIO SPURS 105-104
I Pistons non si fermano più: sbancano anche l’AT&T Center per la 6° vittoria consecutiva; Belinelli parte in quintetto vista l’assenza di Kawhi Leonard. I texani partono con le marce altissime: il primo quarto si chiude sul 20-37 e il punto esclamativo ce lo mette Jeff Ayres con una schiacciata, su servizio di Ginobili. Nel secondo periodo, gli ospiti provano a rifarsi sotto, ma San Antonio con una bella giocata di Joseph in penetrazione e col buzzzer beater di Duncan, riesce a mantenere delle buone distanze a fine primo tempo (49-58). Al rientro dagli spogliatoi, Detroit appare più galvanizzata che mai e Drummon comincia a fare la voce grossa sotto canestro, guidando i suoi alla rimonta che si concretizza a metà terzo periodo, sul 69-69 con il canestro di Jennings. Comincia la battaglia punto a punto, in cui di solito gli Spurs escono vincitori. Ce lo ricorda Danny Green che, sull’assist di Ginobili, manda a bersaglio la tripla dell’88-90. Lo stesso fa proprio Ginobili, che dall’arco trova il +3 (97-100, 4’). Con 10’’ sul cronometro, San Antonio fa fallo su Caron Butler, che trasforma entrambi i liberi per il 103-104. Il timeout permette agli SPurs di rimettere dalla metà campo, ma la rimessa è sbagliata, Detroit recupera palla e affida a Jennings che si invola verso l’area avversaria e in precario equilibrio e con l’aiuto del tabellone, trova il canestro che permette a Detroit di strappare una vittoria assurda in Texas.
DETROIT PISTONS:
Singler 3, Monroe 17 (11 reb),Drummond 20 (17 reb), Caldwell-Pope 10, Jennings 13, Meeks 13, Jerebko 5, Augustin 19, Butler 2, Tolliver 3, Anthony.
SAN ANTONIO SPURS: Belinelli 12, Duncan 15, Splitter 10, Green 13, Parker 3, Mills 6, Ginobili 11, Diaw 10, Ayres 16, Joseph 7, Bonner 1.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone