Coach Stevens bastona i Celtics: "Sopreso della sconfitta? No, se difendiamo così..."
Abbiamo imparato a conoscere coach Brad Stevens e non lo abbiamo mai visto adirato come stanotte, tanto da scagliare una bottiglia di Gaterode lontano per il nervosismo, per la frustrazione. Non si dice sorpreso per la sconfitta una volta arrivato in conferenza stampa, perchè perdere 123-107 in casa contro i Nuggets è possibile se si difende come hanno difeso i suoi stanotte. Concedere 42 nel primo quarto e ben 77 nel primo tempo significa praticamente non difendere e per Stevens la difesa è tutto. Quest’anno, però, la difesa Celtics non va come deve, attestandosi al 29esimo posto, solo per grazia concessa dai Knicks che fanno peggio.
“Ho pensato, riguardando il film della partita, che questo potrebbe essere una cosa negativa per noi“, ha detto Stevens dopo la sconfitta. “E la ragione per cui ho pensato ciò è perché… cerco di usare il miglior modo per dire che abbiamo giocato di finezza in difesa stasera, e giocando così, non mettendo mai il corpo davanti agli avversari, e l’esempio lampante è stata la schiacciata di Gallinari, dove nessuno ha contestato né la penetrazione né il tiro. L’ultima settimana siamo stati un FINESSE TEAM“.
Alla domanda su cosa occorre per migliorare difensivamente, per riuscire a centrare l’obiettivo stagionale principale (ovvero sia quello di essere nella Top10 delle difese NBA), Stevens ha risposto: “Io non so nemmeno se è statisticamente possibile sulla base della nostra settimana. Non so se potremmo continuare così per altre 76 partite ma possiamo fare molto meglio. Sai ? Come, io non so nemmeno se si può fare in 76 partite. Ma possiamo ottenere molto meglio. Si comincia col mettere il fisico davanti al tuo uomo. Mudiay ha giocato un primo quarto clamoroso e fin qui va bene. Ma Mudiay segna due volte in putback (canestro da rimbalzo offensivo) e questo mi fa innervosire. Sono canestri troppo facili quelli che concediamo, dobbiamo portare più aggressività nella nostra difesa, come abbiamo fatto ad inizio terzo quarto per esempio. La risposta, quindi, non ce l’ho ma so che certi giocatori non stanno giocando al loro meglio“.
“Ho detto ai giocatori che è colpa mia perché li ho visti giocare in questo modo e non sono riuscito a cambiare le cose“, ha detto Stevens. “E non questo non deve succedere. Ma, per esempio, quando si indirizza un avversario in post sul fondo, devi tenerlo, devi difendere finché non prendi il rimbalzo. E noi non lo abbiamo mai fatto. Dobbiamo solo capire meglio dove sbagliamo“.