Westbrook, Davis e James: storie e curiosità dietro le prestazioni da record
Russell Westbrook, LeBron James ed Anthony Davis sono gli assoluti protagonisti di questo primissimo scorcio di stagione. Gli sono bastate due partite per (ri)scrivere il libro dei record personali, di squadra ma anche della lega. Senza che, per questo, manchino dei dati curiosi e dei riferimenti alla Nba che fu.
Partiamo dal numero 0 dei Thunder. Con la mostruosa tripla doppia rifilata ai malcapitati Suns (51 punti, 13 rimbalzi e 10 assist), è diventato il primo giocatore negli ultimi 40 anni a mandare a referto una tripla doppia facendo segnare almeno 50 punti. L’ultimo precedente risale al 1975 quando fu Kareem Abdul – Jabbar a scrivere 50 con 1o rimbalzi e 11 assist quando vestiva ancora la maglia dei Milwaukee Bucks. Ci sarebbe potuto essere, in realtà, anche un caso molto più recente: nel 2009, al Madison Square Garden, LeBron James scrisse una memorabile pagina di storia Nba contro i Knicks (reduci dal sessantello di Bryant due giorni prima), segnando 52 punti con 11 assist e 10 rimbalzi. Peccato che, poche ore dopo, la tripla doppia gli fu revocata poiché, in sede di controllo statistiche, ci si accorse che al Re era stato conteggiato per sbaglio un rimbalzo in più. Ma si tratta del più classico “tanta roba comunque”:
A proposito di LBJ. Dopo la tripla doppia all’esordio (non capitava dal 2006 con Jason Kidd che fece 14+10+10 contro i Raptors), con i 21 rifilati sempre ai poveri canadesi ha raggiunto quota 719 partite consecutive in cui è andato in doppia cifra. Per dare l’esatta dimensione della cosa, vi basti sapere che Kobe Bryant si è fermato a quota 211 gare di fila con almeno 10 punti. Probabile che l’obiettivo di LeBron sia quello di raggiungere e superare la striscia di 866 partite di Michael Jordan.
Il quale, tra l’altro, ha legato uno degli episodi più celebri della sua carriera proprio intorno a questo dato. La streak, infatti, si interruppe nel 2001 quando, ai tempi del secondo rientro dopo il ritiro, in maglia Wizards si rende protagonista di un orribile 2/10 dal campo (per un totale di 6 punti) contro i Pacers. La stampa non perde occasione per ricordargli che, magari, a 38 anni era impensabile tornare a giocare a certi livelli anche per uno come lui. La partita successiva contro gli Hornets (franchigia di cui diverrà proprietario) è una grandinata: 51 punti, 7 rimbalzi, 4 assist e tre rubate. A, ripetiamo, 38 anni. Forse il record più incredibile di sempre.
C’è, però, un primato di M.J. caduto proprio in queste ore. Nel 1986 “His Airness” fece registrare un totale di 91 punti nelle prime due uscite stagionali dei suoi Bulls. Un muro caduto sotto i colpi, i punti (95) e i rimbalzi (34) di un Anthony Davis letteralmente “da solo sull’isola”. Perché pensare che ai Pelicans non siano bastate due prestazioni letteralmente mostruose di “The Brow” deve far riflettere.