Warriors, Green: "Abbiamo preso un cazzotto in bocca"
La NBA 2016/17 è partita con il botto, nel vero senso della parola. I Golden State Warriors dei “Big 4”, davanti al pubblico amico della Oracle Arena, hanno subito una vera e propria lezione di basket da parte dei San Antonio Spurs, dominanti 129-100.
Il pesante ko ha frastornato l’ambiente della Baia. “Abbiamo preso un cazzotto in bocca“, dice senza mezzi termini Draymond Green, che continua “Non sono sicuro, però, che sia una cosa totalmente negativa per noi“. “Abbiamo concesso troppi rimbalzi offensivi” – prosegue Green – “Se non riusciamo a chiudere l’azione difensiva prendendo il possesso, il primo stop dell’azione avversaria diventa inutile. E questo ci impedisce anche di giocare come vogliamo, cioè in transizione“.
Ma la disamina di Green non si ferma, toccando anche il tasto Jonathan Simmons: “Abbiamo lasciato Simmons entrare e distruggerci nel primo tempo. E ha continuato anche nel secondo tempo. Non voglio mancargli di rispetto, ma non possiamo permettere ad un giocatore come lui di entrare dalla panchina e rifilarci 20 punti. E’ difficile vincere così“.
Questo, invece, il pensiero di coach Kerr: “Sarà dura andare a rivedere i video di questa partita. I ragazzi erano imbarazzati stasera. Io di sicuro lo sono“. “Non li ho preparati a dovere” – continua Kerr – “Siamo usciti fuori dai blocchi e abbiamo sbagliato dei tiri semplici. Ma io non mi preoccupo mai dei tiri sbagliati. A preoccuparmi sono i palloni persi banalmente e un secondo o terzo tentativo“. Su Durant: “Kevin è un ragazzo e un giocatore che lo vedi bene in qualsiasi ambiente e con qualsiasi quartetto di compagni. Non è stata certo colpa sua stasera. Ha sbagliato il gruppo, non un giocatore in particolare“.
Concludiamo con Stephen Curry: “E’ stato proprio un bello schiaffo in faccia. Nella prima partita si vuole e proteggere il proprio campo e avere tanta energia per tutto il match. Non abbiamo fatto nulla di tutto ciò“. “Abbiamo tanto lavoro da fare” – prosegue il due volte MVP in carica – “Non possiamo negarlo. Ma allo stesso tempo credo che restiamo in una buona posizione“.