Oklahoma City Thunder: l'era del post-Durant
Come l’abbiamo lasciata
Come avevamo lasciato gli Oklahoma City Thunder ? Dopo una stagione regolare da 55 vinte e 27 perse e un’agevole vittoria al primo turno contro Dallas 4-1 e una cavalcata straordinaria contro gli Spurs chiusasi 4-2, se siete dei tifosi di questa franchigia probabilmente non vi farà tanto piacere ricordare com’è andata a finire. Il riferimento è ovviamente a Gara 7 di finale di conference, persa, sul campo dei Golden State Warriors dopo aver sfiorato le Finals, essendosi trovati sopra 3-1 nella serie. Vantaggio scialacquato e tutti a casa.
Il mercato estivo
Non sono arrivate buone notizie dal mercato estivo per i Thunder. Prima arriva la notizia della trade con i Magic che portato Ibaka ad Orlando in cambio di Ilyasova, Oladipo e Domantas Sabonis, poi il “tradimento”.
Nei primi di luglio arriva infatti la notizia che gela completamente tutta l’Oklahoma: Kevin Durant, dopo 9 anni, decide di cambiare aria e si accasa proprio a Golden State, quella Golden State che erano andati così vicini dal battere. Per usare un eufemismo la notizia non è stata accolta bene dai tifosi dei Thunder.
E’ arrivato invece il rinnovo per Russell Westbrook che guadaggnerà circa 85 milioni di dollari da qui a giugno 2019.
A fine agosto è poi arrivato in casa Thunder Joffrey Lauvergne, lungo francese classe 1991, dai Denver Nuggets in cambio di due scelte future.
L’uomo franchigia
Beh l’uomo franchigia in questo momento può essere uno ed uno solo: l’uomo con il numero 0 sulla maglia, ovviamente Russell Westbrook.
Quando Durant non c’era causa infortunio negli anni scorsi le sue cifre avevano sempre un’impennata clamorosa ed è così che si è guadagnato il soprannome di Mr.tripla doppia.
Quest’anno avrà ancora più responsabilità, non che la cosa gli abbia mai pesato, ma per la prima volta avrà lui ed unicamente lui le chiavi di una squadra in mano per tutta la stagione: il risultato è ancora un grande punto interrogativo e in generale con RW0 di certo e prevedibile ci sono davvero poche cose.
A cosa puntare
E’ovvio che l’obiettivo minimo Westbrook, Adams & co sarà quello di raggiungere i playoffs per dimostrare che i Thunder non dipendevano da KD35, ma sarà dura, specie nella iper-competitiva Western Conference.
Pronostico secco
A patto che non ci siano infortuni eccessivamente condizionanti (Westbrook, Adams, Oladipo, Kanter) settimi o ottavi ad Ovest con un record di circa il 50%.