I Toronto Raptors e quella tentazione chiamata DMC
Negli ultimi 3 anni la scalata dei Toronto Raptors ai vertici della Lega è stata emozionante ed entusiasmante. Dopo anni in cui non si riusciva a trovare un inizio e una fine logica, la dirigenza, grazie allo straordinario lavoro di Masai Ujiri, è riuscita a costruire un progetto solido che sta dando i frutti sperati. Manca un solo passo: la vittoria. Arrivare alle EC Finals, attirare un pubblico che mancava dai tempi di Carter e McGrady, sono obiettivi raggiunti con grande soddisfazione ma “se alla fine della corsa non c’è il dolce, non conta nulla”. Questa Free Agency apparentemente non ha sorriso ai Raptors: Luisito ai Nets, Biyombo ai Magic, Johnson agli Heat e tutti gli sforzi economici diretti nella direzione DeMar DeRozan (139 milioni in 5 anni). I pochi movimenti in entrata (il solo Sullinger proveniente da Boston) sono sintomo di un equilibrio che si vuole cercare con continuità e costanza, senza troppe rivoluzioni, senza troppe scosse pericolose. Per vincere, però, occorrono superstar, top player, giocatori in grado di fare la differenza. La piazza è emergente e anche se i tanti tentativi di portare stelle in Canada sono stati vani la squadra e i tifosi non smettono di sognare.
Diversi report, tra cui anche CBS Sport, ha più volte ripreso il concetto di lontananza tra DeMarcus Cousins e i Sacramento Kings. Il 26enne ha dimostrato per l’ennesima volta tutto il suo valore anche a queste Olimpiadi, facendo segnare prestazioni importanti contro avversari di livello. Diverse squadre si dicono interessate – conosciamo benissimo i tentativi di recuiting da parte di Isaiah Thomas dei Celtics – e un inserimento dei Raptors renderebbe la squadra immediatamente una contender per il titolo NBA. Tornto ha già una coppia di stelle ben collaudata e formare un trio del genere sarebbe un sogno in Ontario. La combo che si creerebbe tra il talento di Lowry, l’esplosività di DeRozan e le qualità di DMC sarebbe potenzialmente devastante. L’inizio del training camp farà capire tante cose a diverse franchigie e a quel punto ci potrebbe essere una mossa di Ujiri per provare a convincere Cousins a scegliere il freddo del Canada anziché il caldo della California.