Rio 2016: la Generación Dorada impone la propria legge, dominata la Nigeria 94-66
ARGENTINA vs NIGERIA 94-66 (22-15; 28-16; 22-19; 22-16)
Manu Ginobili realizza il sogno di giocare la sua quarta Olimpiade e l’emozione ad inizio gara è l’ultima preoccupazione dell’anguilla da Bahia Blanca. L’avversaria va rispettato ma tutti a palazzo sanno che c’è un abisso tra le due squadre. La Nigeria, nonostante dei nomi di tutto rispetto come Aminu (Trail Blazers) Diogu, Akognon e Lawal, non riesce mai ad impensierire l’Alma argentina. La Generación Dorada impone da subito la propria supremazia ma allo stesso tempo centellina le forze, non ammazzando mai la partita ma restando sempre in vantaggio. I lampi dei veterani con la camiceta albiceleste bastano e avanzano per battere dei volenterosi nigeriani, tra i quali spiccano sicuramente Diogu (15) e Ere (14), vecchia conoscenza del basket italiano. Sul fronte sudamericano, invece, tanti i giocatori in doppia cifra, quasi tutti decisivi nell’allungo significativo del secondo quarto. Coach Sergio Santos Hernandez si permette il lusso di far partire dalla panchina un giocatore come Facundo Campazzo, il quale, in uscita dalla panchina, fa registrare ben 19 punti (con 5 assist, 5 triple e 5 assist) in 23 minuti. Tutto lo starting five argentino, fatta eccezione per Laprovittola, termina la gara in double-digit, con una prestazione di rilievo anche per il portabandiera argentino Luisito Scola: per lui 18 punti e 9 rimbalzi, sfiorando la doppia doppia.
Con la vittoria sulla Nigeria, l’Argentina raggiunge il gruppetto di testa del gruppo B formato da Lituania e Croazia, mettendo nei guai la Spagna.
ARGENTINA: Nocioni 10, Scola 18, Laprovittola 7, Ginobili 12, Garino 15, Delfino 3, Deck, Mainodi 3, Acuna, Deila 5, Campazzo 19, Brussino 2.
NIGERIA: Diogu 15 + 13 RT, Aminu 2, Gbinjie 6, Ere 14, Uzoh 4, Lawal, Ogide 11, Ibekwe 4, Umeh 5, Oguchi 5, Akognon.