Bulls, Hoiberg assicura: "I grandi giocatori verranno fuori. Dobbiamo lavorare sullo spacing"
Forse la stagione più attesa degli ultimi anni, forse quella più importante degli ultimi anni. I nuovissimi Chicago Bulls di coach Fred Hoiberg hanno preso forma e le firme illustrissime (Rondo e Wade su tutti) hanno naturalmente sognare la città del vento. Rondo, Wade, Butler, un giovane come Valentine e tanti altri i dubbi che gravitano attorno a Chicago: la loro coesistenza, la loro intesa, le loro condizioni fisiche, lo spogliatoio. Quando si rivoluziona un roster è sempre così, ci sono sempre dubbi su ogni aspetto della nuova ed emozionante stagione.
Sembra paradossale come la clamorosa campagna acquisti di un rinvigorito Gar Forman abbia tramesso un senso di confusione più che un senso di eccitazione. A far chiarezza su scelte e futuro dei Bulls, però, è arriva il pacato Fred Hoiberg, intervistato dal Chicago Tribune, una fonte sempre molto vicina ai Bulls. Queste le parole del capo allenatore: “Dwyane è un matchup difficile per squadre avversarie e con Jimmy (Butler) nello spot di altro esterno e con Rajon (Rondo) in gestione, dovremmo trovare un equilibrio che mancava lo scorso anno. Il nostro attacco sarà basato molto sullo sfruttamento di questi complessi (per gli altri) matchup, in modo da causare continui problemi ad ogni difesa. In questo momento in squadra abbiamo più registi, più giocatori che sanno trattare bene la palla. Il lavoro più grosso da fare è lavorare sulla spaziature di squadra. Sarà importante avere tutti i ragazzi pronti, in grado di darci una mano in qualsiasi momento […]. I grandi giocatori come Wade, Rondo e Butler sapranno venir fuori. Deve essere la mentalità vincente la nostra prima arma. In base a chi è più in serata, a chi sente la mano calda, sceglieremo l’uomo migliore su cui puntare, senza trascurare la mano che dovrà dare l’intera squadra“. Concetti interessanti quelli espressi dal “sophomore” sull panchina dei Bulls. Alla domanda su chi affiderebbe l’ultimo tiro per decidere la gara, il coach ride e poi aggiunge “Vedremo sul momento”.
Hoiberg potrebbe avere il lavoro più difficile nella sua seconda stagione NBA. I suoi tre giocatori più importanti sono tutti grandissimi giocatore con la palla tra le mani, ma di palla ne esiste una sola. Il suo sistema di gioco richiede sempre la palla in movimento, pochissima staticità e un ritmo veloce. Chicago sarà pronta a questa rivoluzione?