Lillard guida i Blazers nella maratona contro gli Spurs. Butler e Mirotic strapazzano Memphis, Westbrook regola i Lakers. Hornets corsari a Phila
CHARLOTTE HORNETS @ PHILADELPHIA 76ERS 109-91 – Guidati da Al Jefferson (doppia doppia da 20 e 12 rimbalzi) e Kemba Walker (top sscorer a quota 30 punti), gli Hornets sbancano Philadelphia e ottengono la settima vittoria stagionale. Nonostante l’assenza di Stephenson gli ospiti prendono fin da subito il comando delle operazioni, griffando il primo quarto con un 37-26 che lascia intravedere ben poche speranze per i derelitti 76ers. Un copione che si ripete anche nel secondo periodo dove, nonostante le buone prestazioni della coppia Covington-Wroten (entrambi a quota 19), gli Hornets prendono il largo, con il tabellone che, all’intervallo lungo recita +20 (66-46). Di fatto la gara si chiude qui: nel secondo tempo Phila ci mette anche tanto cuore ma è troppo tardi; 109-91 il finale dal Wells Fargo Center.
Charlotte Hornets: Kidd-Gilchrist e Williams 9, Zellere e Biyombo 4, Jefferson 20 (12 rimb.), Henderson 11, Walker 30, Hairston 7, Neal 10, Roberts 5;
Philadelphia 76ers: Covington e Wroten 19, Mbah a Moute 10, Noel e McDaniels 6, Thompson 2, Carter-Williams 14 (10 ass.), Sampson 8, Sims 7
CHICAGO BULLS @ MEMPHIS GRIZZLIES 103-97 – Al FedEx Forum di Memphis va in scena la sfida tra i Bulls e i Grizzlies. Nel primo quarto, come prevedibile, il protagonista è l’equilibrio, con tanti errori al tiro per entrambe le squadre. Nel secondo periodo i Bulls danno una prima spallata, trovando tanti punti da Nikola Mirotic (27, 6/6 da tre punti, 4/4 nei secondi 12 minuti); a metà gara il punteggio è sul 51-43. Nel secondo tempo sale in cattedra Jimmy Butler (doppia doppia da 31 e 10 rimbalzi) che guida i suoi fino al 75-66 all’alba dell’ultimo quarto. Memphis non ci sta e, grazie all’intensità difensiva, rientra fino al -4 (92-88) grazie alla giocata di Marc Gasol (doppia doppia da 13 e 10) a 1:37 dalla fine. Ma dall’altra parte c’è un Butler in serata di grazia (66 punti nelle ultime due partite) che mette il successivo jumper della sicurezza; i padroni di casa non hanno più la forza di reagire e Chicago puà toranre a casa con la W per 103-97.
Chicago Bulls: Dunleavy e Hinrich 5, Gasol 6 (11 rimb.), Noah 10 (13 rimb.), Butler 31 (10 rimb.), Brooks 17, Mirotic 27, Moore 2;
Memphis Grizzlies: Prince e Randolph (12 rimb.) 8, Gasol 13 (10 rimb.), Lee 7, Conley 21, Udrih 15, Pondexter 2, Leuer 6, Carter 10, Koufos 4, Calathes 3
PORTLAND TRAIL BLAZERS @ SAN ANTONIO SPURS 129-119 – Dopo quello contro i Grizzlies è ancora un triplo overtime a risultare fatale agli Spurs nel terno casalingo contro i Portland Trail Blazers. Quella dell’AT&T Center è una partita da grandi cifre, in particolare per Damian Lillard: career high a quota 43, 16/29 al tiro e 4/9 da tre punti. Per i 48 minuti “canonici” a farla da padrone è l’equilibrio, con Lillard che pareggia a quota 97 a poco più di un secondo dalla fine, dopo che la tripla di Danny Green (27 punti e 6/9 dall’arco) aveva dato ai padroni di casa l’illusione della diciottesima W stagionale. Si va al primo supplementare, con il numero 0 dei Blazers che trova ancora la parità a 104 e con Ginobili che sbaglia il tiro per vincerla. Seondo overtime che si apre nel segno di Duncan (32 e 10) e di un mini parziale di 0-6 che sembra consegnare, nuovamente, la gara ai nero argento. Ma Lillard è scatenato e guida la rimonta conclusa dalla tripla di Steve Blake per il 112-110. A firmare la nuova parità, dall’altra parte, ci pensa Joseph. A sbagliare il tiro della vittoria, stavolta, sono i Blazers, con la tripla di Matthews che finisce sul secondo ferro. E’ una maratona che sembra non dover vedere mai la fine. Sembra perché, con questo Lillard, lo strappo è dietro l’angolo; 7 punti in un terzo supplementare da 17-7 sanciscono la W numero 21 della stagione dei Blazers. Finisce 129-119.
Portland Trail Blazers: Aldridge 32 (16 rimb.), Freeland 8, Matthews 16, Lillard 43, Kaman 6, Blake 10, Wright 12, Robinson 2;
San Antonio Spurs: Anderson 2, Duncan 32 (10 rimb.), Diaw e Bonner 3, Green 27 (10 rimb.), Joseph e Belinelli 10, Daye 7, Splitter 14, Ginobili 11
OKLAHOMA CITY THUNDER @ LOS ANGELES LAKERS 104-103 – Con un Russel Westbrook da 31 punti e 10 assist, i Thunder ttengono allo Staples Center contro i Lakers l’ottava vittoria nelle ultime 9 partite. A LA si comincia celebrando Kobe Bryant e il suo terzo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi ma, per una volta, il “Black Mamba” non onora la festa: flirta si con la tripla doppia (9 punti, 8 rimbalzi e altrettanti assist) ma tira anche 3/15 dal campo. Nonostante tutto, però, i padroni di casa riescono a esprimere un discreto gioco di squadra e all’intervallo lungo tutto è ancora in bilico (52-50). Nel terzo quarto gli ospiti, complice il 30-23 complessivo, sembrano poter prendere il largo ma, nell’ultimo periodo, trovano il controparziale dei Lakers che, nonostante l’espulsione di Young per una reazione nei confronti di Adams, prima impattano a quota 88 con il jumper di Jeremy Lin, poi trovano il vantaggio con la successiva tripla di Ellington. Westbrook non ci sta e firma il contro-sorpasso trovando, però, pronta risposta in uno dei rari guizzi di Bryant (98-99 a 2:37 dalla fine). Con poco più di 44 secondi da giocare, la guardia da long Beach sale nuovamente in cattedra con il piazzato del 104-101. I gialloviola, tuttavia, non mollano e, con 6.3 secondi sul cronometro, affidano al numero 24 la palla della vittoria; come detto nell’incipit, però, per Kobe non è serata, il tiro va lungo sul secondo ferro e i Thunder possono festeggiare il 104-103 finale.
Oklahoma City Thunder: Ibaka 16, Adams 9 (10 rimb.), Roberson 10, Westbrook 31 (10 ass.), Collison 4, Jackson 25, Morrow 7, Lamb 2;
Los Angeles Lakers: Johnson 7, Davis 18, Hill e Young 10, Bryant 9, Price e Boozer 14, Lin 12, Ellington 9