LeBron James: "Sono tornato per portare il titolo a Cleveland. Ho dato tutto"
“Sto tornando a casa con quello che avevo detto di voler fare. Non vedo l’ora di scendere da quell’aereo, tenere in mano quel trofeo e vedere tutti i nostri tifosi al terminal che impazziscono” . Non leggeremo di certo analisi tecniche nelle parole di LeBron Raymone James, completamente stravolto dall’emozione di chi raggiunge il sogno di una vita. Parla dei suoi tifosi, della sua città, delle sue piccole cose che lo hanno portato fin qui: “[I nostri tifosi] Se lo meritano. Sono tornato per un motivo. Sono tornato a casa per portare un titolo nella nostra città“. Detto, fatto ma non senza difficoltà enormi da superare. Ma LeBron non si sofferma su quelle, ringrazia ogni singolo compagno di squadra, lo staff tecnico, abbraccia come fosse suo figlio quel Kyrie Irving che a meno di un minuto dalla fine piazza la tripla decisiva. Sale sul palco, non allo stesso modo di come fece con Miami perchè qui è tutto diverso, quella maglia è molto diversa. Ringrazia Dio e il suo disegno per avergli dato questa opportunità, ringrazia davvero tutti. “Ho messo il mio sangue, sudore e lacrime nel gioco” aggiunge il 3 volte MVP delle Finals, “e la gente ancora ha voglia di dubitare su cosa sono capace di fare“. Stremato, piangendo ma non dimenticandosi di chi lo ha sempre osteggiato, di chi lo ha sempre criticato e di chi ha sempre dubitato di lui. “Ero calmo. Ero concentrato. Ero dentro la partita. Dovevo esserlo per i miei compagni. Avevo fiducia. Ho dato tutto quello che avevo. Ho messo il mio cuore, il mio sangue, il mio sudore e le mie lacrime in questa partita, e contro ogni previsione siamo riusciti a vincere” dice James a una manciata di minuti dalla sirena finale. Il coro ai microfoni di Doris Burke “CLEVELAND, THIS IS FOR YOU!” riecheggerà per giorni tra le strade di quella che solo un giorno fa era “the mistake on the lake“. Ora, invece, quelle stesse strade devono vestirsi a festa perchè mercoledì il Re ha voglia di festeggiare: “Sarà la più grande festa che Cleveland abbia mai visto. La parata di mercoledì sarà una delle più belle della storia. Non vedo l’ora di tornare a Cleveland“.
James arriva in conferenza stampa accompagnato da Larry (il trofeo) e i suoi tre figli, Bronny, Bryce Maximus e la piccola Zhuri. La più piccola è piuttosto impaziente delle continue domande a papà LeBron e la tenerezza con la quale James le risponde dimostra quanto un uomo possa ritrovarsi in pace con il mondo: “Ho quasi finito, ora andiamo“. Chiude il tutto dicendo: “Dovevamo vincere qui alla Oracle. I tifosi ci hanno dato tutto. In gara 7, in partita secca, poteva succedere di tutto ma sono sempre stato fiducioso. This was for them“.