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Memphis passa a San Antonio dopo 3 OT! Cavs crollano in casa contro Atlanta. Suns e Jazz vincono a Charlotte e Miami

da www.espn.go.com
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PHOENIX SUNS @ CHARLOTTE HORNETS 111-106
I Suns tornano alla vittoria sul parquet degli Charlotte Hornets dopo tre sconfitte consecutive sotto l’occhio vigile di Adam Silver presente alla partita. Il match inizia nel segno di Al Jefferson, che sotto ai tabelloni, soprattutto in attacco, fa la voce grossa e mette in difficoltà i lunghi avversari. Nel primo quarto (31-27) la sua prestazione è pazzesca: 18 punti con 8/10 dal campo. Chapeu. Grazie ad un Jefferson inarrestabile in attacco, Charlotte chiude in avanti di 7 lunghezze il secondo quarto, nonostante Phoenix mostri a tutti di non voler mollare con il canestro di Goran Dragic in penetrazione a 2 secondi dal termine. Nel secondo tempo grazie a Kemba Walker, gli Hornets toccano il +9 a 4:24 dalla fine del terzo quarto. E la guardia poco dopo si ripete con un jump shot dalla media, che tiene ancora lontani i Suns. Una partita avuta costantemente in pugno, Charlotte la butta via. Ad 1:44 dalla fine dell’ultimo periodo di gioco, con il punteggio di 104-103 Hornets, Dragic fa la giocata della serata, recupera palla e lancia in contropiede Bledsoe per il +1. Nelle azioni successive Isiah Thomas prende in mano la squadra e piazza il +3 a 1:12 dalla fine. Jefferson risponde dall’altro lato con il fedaway del -1 a 51.3 secondi dal termine. Walker ha per due volte consecutive la palla del sorpasso ( sul 106-107 ) e la palla del pareggio ( sul 106-109 ), ma spreca le due occasioni malamente con la delusione in volto anche del proprietario Michael Jordan. Phoenix torna al successo, risultato finale 111-106.

CHARLOTTE HORNETS (6-19) : Kidd-Gilchrist 6, Zeller 7, Jefferson 28 e 10rb, Stephenson 7, Walker 27, Williams 4, Henderson 4, Neal 13, Robers 10, Biyombo 0

PHOENIX SUNS (13-14) : Tucker 4, Morris 13, Len 10, Dragic 20, Bledsoe 15, Plumlee 2, Morris 8, Thomas 23, Green 16

 

 

da it.wikipedia.org
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ATLANTA HAWKS @ CLEVELAND CAVALIERS 127-98
Riusltato clamoroso maturato nella notte, con gli Atlanta Hawks senza Teague, spazzano letteralmente via i Cleveland Cavaliers di Lebron &Co, con un sonoro +29 al termine del match. Partita che inizia bene però per i Cavs, sull’asse Love-James, con il primo a lanciare il contropiede di Lebron direttamente da rimbalzo per il +2 (15-13). Le cose sembrano andare sulla giusta via per Cleveland che a fine primo quarto realizza la tripla del +8 (34-26) con Dellavedova su passaggio di Lebron che realizza letteralmente l’assist della serata. La luce però poi per i padroni di casa si spegne sotto i colpi dell’uomo che non ti aspetti: con l’assenza di Teague, si mette in mostra Shelvin Mack che chiuderà con un clamoroso 6/6 da tre. Il numero 8 degli Hawks piazza triple importantissime che avviano la rimonta degli Atlanta Hwaks, prima con quella del -8 e poi quella del -3 a 4:40 dal secondo quarto (49-52). Infine realizza quella del sorpasso (55-52) a 3:25 dal termine. I Cavs non metteranno più il muso in avanti per il resto della partita. Secondo tempo prosegue sull’inerzia del primo: Horford energicamente spalle a canestro segna il +9 a 7:22 dal terzo quarto e Millsap inchioda la schiacciata morbita del +13 a 5:33. Cleveland non si rialza più, subisce i contropiede avversari e sprofonda a -18 con la tripla subita dall’eroe di giornata Shelvin Mack a 2:51 dal termine. Ultimo quarto non cambia la musica, e Mack segna anche in penetrazione. I Cavs hanno mollato e la partita va in archivio. Il punteggio finale è di 127-98 Hawks.

CLEVELAND CAVALIERS (14-10) : James 21, Love 13 e 10rb, Varejao 4, Marion 6, Irving 9, Thompson 7, Dellavedova 6, Waiters 21, Harris 3, Jones 6, Price 0, Amundson 2

ATLANTA HAWKS (18-7) : Carroll 13, Millsap 14, Horford 20, Korver 4, Schroder 10 e 10ast, Scott 15, Sefolosha 3, Antic 11, Mack 24, Bazemore 9, Muscala 4, Jenkins 0

 

 

da www.fanside.com
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UTAH JAZZ @ MIAMI HEAT 105-87
Utah piazza il colpo esterno nella notte andando a vincere a South Beach, con una grande prestazione di Gordon Hayward. Gli Heat sentono la mancanza di Bosh, e il solo Wade nonostante i 42 punti, non riesce a portare a casa la vittoria contro un ottimo collettivo. La chiave della partita sta tutta nel periodo di apertura, con gli Jazz che piazzano il parziale di +17 (33-16) e da esso non si staccano per tutto il match, rendendo così vani i tentativi di rimonta degli Heat. Exum e la tripla di Hayward regalano a 3:06 il +7 Jazz (19-12) e ancora con il numero 20 degli ospiti che si butta dentro e in penetrazione ottiene canestro e fallo che a 2:29 dal termine del primo quarto porta gli Hawks sul +17. Tentativo di riaprire la gara affidata a capitan Dwayne Wade, con una serie di contropiedi e azioni veloci porta i suoi sul -11 (30-41) a metà secondo quarto. Ma ancora Hayward rispedisce lontani gli Heat con un’altra tripla e il conseguente +17 a 45.6 secondi dal termine del primo tempo (55-38). Ancora nel segno di Wade, Miami prova a rientrare nel match e si porta a -7 a 7:04 (55-62), ma niente da fare: Utah è spietata e dall’arco punisce ancora con la tripla di Kanter e di nuovo +10 (65-55) e poi quella di Burks del +15 (72-57) a 2:24 del terzo quarto. A non arrendersi mai è Wade ( 42 punti a fine gara ), ma Hayward ha l’appoggio dei compagni e nell’ultimo quarto gli Jazz tengono distanti gli Heat. A fine gara il punteggio recita 105-87 Hawks.

MIAMI HEAT (12-14): Deng 8, Andersen 6, Hamilton 2, Wade 42, Cole 1, Chalmers 11, Haslem 3, Naper 0, Williams 5, Ennis 9

UTAH JAZZ (7-19): Hayward 29, Favors 11, Kanter 18, Burks 12, Burke 9, Exum 10, Hood 6, Booker 4, Gobert 6, Ingles 0

 

 

da www.brownsvillhead.com
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MEMPHIS GRIZZLIES @ SAN ANTONIO SPURS 117-116
A San Antonio, Texas, va in scena la partita più spettacolare della notte conclusasi dopo ben 3 overtime. Memphis, nel pieno del back to back, dopo la vittoria di ieri contro i Golde State Warriors, portano a casa un’altra vittoria di prestigio questa volta ai danni degli Spurs. Del primo tempo non si può raccontare molto, se non che Memphis ingrana la quarta e va avanti di 15 lunghezze, toccando il +17 a 7:06 dalla fine del terzo quarto con Marc Gasol in contropiede (62-45). Nell’ultimo periodo però gli Spurs rialzano la china e a 1:01 dalla fine piazzano la tripla del +2 (88-86) con Green. L’ultima azione è degna di un finale da film hollywoodiano: sul +3 San Antonio, palla ai Grizzlies che a 15 secondi sprecano malamente l’occasione di pareggiare, con il recupero di Diaw che però sbaglia il passaggio di apertura e Lee si riprende il pallone e dopo una serie di penetra e scarica, la palla finisce nelle mani di Conley che da 9 metri piazza la tripla del pareggio 89-89. A 7.2 secondi, palla agli Spurs che con un’azione fotocopia a quella del +2 piazzato dall’arco da Green alcune azioni prima, si ripetono e ancora Green segna la nuovamente la tripla del +3 a 02.5 secondi dal termine. Sembra finita, con soli 2 secondi e spiccioli sul cronometro, ma dall’altro lato c’è Marc Gasol: riceve un pallone improbabile a più di 9 metri dal canestro, marcato sui cambi da Ginobili, nel poco tempo che ha riceve, si gira, mette palla a terra, arresto passo e incrocio e tripla di tabella dal centro. Sulla sirena il punteggio recita 92-92. Overtime. Gli Spurs continuano ad affidarsi a Green dall’arco che non delude, +1 (101-100) a 1:21. A 20 secondi dal termine San Antonio avanti di 2 (102-100) perdono un altro sanguinoso possesso, regalando ancora a Marc Gasol la giocata del pari a 09.3 secondi dalla fine. Ginobili la potrebbe chiudere, ma la sua penetrazione si spegne sul ferro. Secondo overtime. Questa volta è Diaw a piazzare la tripla del +1 (109-108) a 1:01 dalla fine, ma dall’altro lato Lee a 02.6 secondi piazza la tripla del +2 (111-109). Gara chiusa? Neanche per sogno. Ci pensa una magia dell’eterno Tim Duncan che dai 6 metri piazza il jumps shot di tabella nonostante l’asfissiante marcatura di Gasol. Sul 111-111 si va al terzo overtime. Questa volta però Zac Randolph viene fuori e regala il +4 (117-113) ai Grizzlies a un minuto dalla fine. Green segna la tripla del -1 a 40.5 secondi dalla fine (116-117). L’ultimo possesso con il punteggio invariato è degli Spurs e lo affidano a Ginobili, ma il Nagiron sbaglia la tripla della vittoria a pochi secondi dalla fine e Memphis porta a casa la partita più spettacolare della stagione. La partita termina 117-116 Memphis.
SAN ANTONIO SPURS (17-9): Anderson 3, Duncan 23 e 16rb, Bonner 0, Green 25, Joseph 8, Ginobili 21, Diaw 17 e 10rb, Splitter 4, Belinelli 15, Daye 0
MEMPHIS GRIZZLIES (21-4): Pondexter 4, Randolph 21 e 21rb, Gasol 26, Lee 14, Conley 14 e 10ast, Carter 18, Koufos 16, Udrih 0, Leuer 2, Calathes 2

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone