Curry: "Non abbiamo ancora fatto nulla"
I Golden State Warriors, forti del 2-0 nella serie e, soprattutto, di un dominio pressochè incontrastato mostrato alla Oracle Arena, sono sbarcati in Ohio in una posizione invidiabile, praticamente padroni del loro destino, soprattutto se continueranno ad esprimersi sui livelli ammirati nelle prime due uscite di queste Finals. Ma c’è bisogno che la concentrazione resti massimale, in particolare per evitare di permettere a Cleveland di entrare mentalmente nella serie, cosa che potrebbe rivelarsi molto pericolosa, vista la presenza di fenomeni (LeBron James) e grandi campioni (Kyrie Irving).
A richiamare tutto l’ambiente ci ha pensato, da condottiero, Stephen Curry, nelle interviste pre Gara-3. Chiarissimo il concetto espresso dal due volte MVP della Lega: “Non possiamo permetterci di sederci sugli allori. Non possiamo celebrare nulla perché non abbiamo ancora vinto nulla. Dobbiamo avere la stessa mentalità delle prime due partite, la stessa concentrazione“. Sui Cavs: “Li conosciamo bene, sappiamo come giocano. Mi aspetto cambiamenti per Gara-3, ma noi sappiamo adattarci velocemente“.
Ha preso la parola anche Klay Thompson, il quale ha risposto così a chi gli ha chiesto se si sentisse “understimated”: “Non mi sento affatto sottovalutato. Il fatto che giochi con Steph non significa niente“. Sulle Olimpiadi di Rio: “Spero di giocare l’Olimpiade con il Team USA. Sarebbe un sogno, oltre che un grande onore. Lo Zika? Certo, mi preoccupa, anche perchè le zanzare mi amano. Ma ciò non mi impedirà di rappresentare il mio Paese“.