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Oklahoma City @ Golden State 108-102 (Gara-1): Westbrook lascia di stucco la Baia e OKC è davanti 1-0

La notte che non ti aspetti, la notte in cui gli Oklahoma City Thunder annichiliscono la Oracle Arena e tutta San Francisco, con una rimonta che sa di spettacolo ed una vittoria finale sui campioni in carica in Gara 1 che stravolge ora l’intera gerarchia della serie.

Una gara sempre in mano di Golden State quella di stanotte, coi padroni di casa che dominano in avvio. A portare per mano i Warriors è la solita coppia degli Splash Brothers: Curry e Thompson fanno impazzire i marcatori avversari con il tiro dalla lunga e sul finire del primo quarto GS già conta un vantaggio in doppia cifra. È Russell Westbrook a tenere attaccati i Thunder alla gara mentre Curry prova la fuga, visto che Kevin Durant, almeno in avvio di gara, pare essere completamente fuori dal match. Il secondo quarto è la più giusta continuazione del primo, con GS a provare la fuga e OKC a tenersi attaccata al match: si inscrive alla gara anche Ibaka (chiuderà con una doppia-doppia da 11 punti e 11 rimbalzi), ma sul finire del quarto i Warriors trovano nuovamente il vantaggio in doppia cifra è chiudono in bellezza con il buzzer di Curry sulla sirena di metà gara che fa impazzire il palazzo e manda al riposo i padroni di casa sul +13.

Nei disegni di Kerr, i Thunder dovrebbero crollare mentalmente sotto i colpi dei suoi, invece negli spogliatoi Donovan deve aver trovato la ricetta vincente per rimettere OKC in carreggiata; al rientro sul parquet, Westbrook prende la scena, e in cinque minuti si passa dal -13 al -3 con due triple fondamentali del play col numero 0. Diventa una sfida nella sfida: Curry si inventa giocate pazzesche da una parte, Westbrook spacca la difesa di casa dall’altra e la trama non cambia. Si apre l’ultimo quarto con un vantaggio che non lascia tranquilli i ragazzi di Kerr, e infatti OKC si attrezza per il miracolo: il quid che mancava si accende nell’ultimo quarto, Kevin Durant (che chiuderà con 26 punti, uno in meno di RW) è fondamentale nella rimonta dei suoi che trovano il primo vantaggio della gara a 6′ dalla sirena finale. I Warriors scivolano fino al -8 e negli ultimi minuti di gara restano due i possessi di differenza tra le squadre. Le polveri cominciano a bagnarsi, si sbaglia troppo da entrambe le parti, ma è soprattutto OKC a fallire le chances di ammazzare il match. Durant sbaglia tre tiri consecutivi, Barnes porta i suoi a -1 dall’altra parte; il finale è da brividi, perché è proprio Durant a trovare il jumper che ammazza la gara. Iguodala porta i suoi sul -3 a 20” dalla fine, mentre dall’altra parte i Warriors si sciolgono nelle proteste quando il trio arbitrale non fischia una infrazione di passi a Westbrook che avrebbe potuto cambiare il corso del match. Nulla da fare; l’and-one finale porta i Thunder sul +6 e il 108-102 fa calare il sipario.

I Warriors escono sconfitti da una gara che sembrava saldamente in mano fino a 5′ dalla sirena conclusiva. Una gara pazzesca che ridisegna ciò che bisogna aspettarsi da questa serie. Gara 2 è già dietro l’angolo, ma per GS è già decisiva; per i Thunder una serata eccezionale che certifica la forza ed il valore di una squadra che adesso non vede l’ora di tornare a giocarsi la serie tra le mura di casa. Se prima di stanotte sognavate di arrivare a Gara 7, stamattina potreste avere qualche certezza in più.

OKLAHOMA CITY – Durant 26 e 10 reb, Ibaka 11 e 11 reb, Adams 16 e 12 reb, Roberson 7, Westbrook 27 e 12 ass, Waiters 10, Kanter 8, Foye 3.

GOLDEN STATE – Curry 26 e 10 reb, Barnes 112, Green 23, Bogut, Thompson 25, Iguodala 6, Ezeli 3, Livingston 4, Barbosa 2, Speights 1.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone