Gli Heat dopo la sconfitta in gara-3, Wade "Dobbiamo migliorare ancora, non sono riuscito a vincerla da solo", Whiteside "Ho sentito la gamba dividersi in due parti"
Sconfitta che brucia quella subita stanotte dai Miami Heat, che nonostante una maestosa prestazione di Wade non sono riusciti ad andare oltre gli avversari, sempre in controllo de punteggio per tutta la gara. Proprio il leader della franchigia ha aperto la conferenza post partita: “È stata dura, ho provato a mettermela sulle spalle e deciderla personalmente per migliorare la situazione, ma non ci sono riuscito. La sfida con Lowry è stata memorabile, è davvero un cecchino. I ragazzi devono alzare ancora l’asticella, nessuno può sostituire Whiteside (uscito infortunato nel secondo quarto) ma dovremo trovare un modo”.
Contrariamente al suo capitano, coach Spoelstra si è voluto concentrare su un aspetto esterno alla gara, l’esonero di Frank Vogel che lo ha reso il secondo allenatore per longevità in una singola franchigia: “È brutto vedere che dopo soli otto anni io sia il secondo in questa classifica, ti fa capire come stia crollando il nostro mestiere, non ha stabilità né organizzazione. Questa situazione mi fa però apprezzare quanto sia fortunato a vivere una società come questa, ormai da 21 anni con ruoli differenti. Quando dicono che siamo una famiglia, è vero e lo dimostrano tutte le difficoltà che abbiamo superato”.
Dopo un passaggio di Joe Johnson sulle sue prestazioni in calo al suo ritorno in dei playoff competitivi dopo l’esperienza a Brooklyn (“Non è colpa della loro difesa, devo riuscire a segnare più tiri”) arrivano le parole di Hassan Whiteside, che ha fatto tremare i suoi tifosi dopo soli 14 minuti di gioco: “La gamba è andata letteralmente in due direzioni differenti. Non ho mai sentito un dolore così grande come quello provato oggi al ginocchio destro”.