Clippers, delusi e malconci ma orgogliosi. Intanto, si aspettano notizie da Pierce
Escono, delusi e malconci, i Clippers da questi Playoff. Ancora una volta, la squadra di Doc Rivers ha concluso il suo cammino di post-season troppo presto rispetto ad ambizioni e aspettative, complici anche una serie di infortuni davvero gravi.
Il coach è travolto dalle emozioni. “E’ stato commovente. Dal punto di vista dell’allenatore, non si poteva non ammirare tutto questo. Dico sempre ai miei ragazzi ogni anno, almeno alle squadre che ho creduto che potessero avere una possibilità, che bisogna dare tutto in campo per poi diventare campioni, e questo deve succedere più e più volte. Quando ciò accade e non si vince, si spezza il cuore. E c’erano tantissimi ragazzi oggi (ieri, ndr) in questo stato, ma questo è stato il valore del viaggio” ha detto il tecnico.
Il figlio Austin, vero eroe della gara, dopo aver giocato con 11 punti sotto l’orbita sinistra, segue la scia del padre. “In tanti hanno dubitato di noi, sostenendo che non eravamo capaci di lottare. Abbiamo mostrato tutto il cuore che abbiamo, abbiamo creduto in noi e siamo arrivati a un canestro dal supplementare. E’ un misto di emozioni per me, mi sento triste e deluso ma allo stesso tempo orgoglioso dei miei compagni di squadra.
Jamal Crawford, top scorer della partita, conferma la soddisfazione. “Quando si perdono nello stesso momento i due migliori giocatori, si fa quel che si può. Abbiamo lottato e dato tutto ciò che avevamo. E’ merito di Doc e degli altri ragazzi nello spogliatoio. Spero di rimanere qui in futuro, mi sento a casa e i miei compagni di squadra sono come fratelli per me” ha concluso J-Crossover.
Un po’ di apprensione, invece, per Paul Pierce, che ha detto che le possibilità che si ritiri adesso sono “50 e 50”.