Houston@Golden State 81-114 (Gara 5): no Curry? No problem! I Warriors si sbarazzano dei Rockets 4-1 e avanzano alle semifinali
Serie senza storia, chiusa come ci si aspettava. Gara 5 l’ha certificato: la vittoria di Harden e Compagni in Gara 3, la prima dopo il ritorno in Texas, è stata solamente un episodio. Singolo ed isolato, visto che questi Warriors, senza neanche la stella più lucente di Steph Warriors, ci hanno messo poco a sbarazzarsi dei Rockets.
Non c’è Curry? Nessun problema. Golden State dimostra di saper sopperire alle mancanze del suo numero 30 con una prestazione fantastica di tutto il roster. Annichiliti quelli di Houston grazie non solo ai 27 punti di Klay Thompson, stella della notte sulla Baia, ma anche e soprattutto per l’apporto di tutta la squadra: 12 giocatori su 13, infatti, del roster a disposizione di Kerr – Coach of the year, ovviamente – vanno a punti e iscrivono il loro nome in un tabellino che dà speranze ai tifosi californiani.
C’è Livingston per il quintetto di quelli di casa e già nel primo quarto Golden State vola più in alto. A metà della prima frazione il vantaggio è già in doppia cifra sul 30-16 per un periodo che si concluderà sul 37-20. Solo Harden riesce a stare al passo degli avversari: il Barba ne metterà già a segno 18 nella prima parte di gara e concluderà poi con 35 punti complessivi la sua ultima gara dell’anno. Il vantaggio fa segnare +20 con la tripla di Rush quando mancano ancora 6 minuti alla sirena centrale e +22 all’intervallo centrale.
Si rientra in campo con la scena rubata da Thompson: il numero 11 finirà la sua gara con 27 punti frutto di 10/14 dal campo tra cui un sostanzioso 7/11 da tre. Per tutta la seconda parte di gara Golden State non avrà rivali, come se Houston avesse già finito la benzina negli spogliatoi. Howard chiude con 21 rimbalzi, ma solo 8 punti (3/13 dal campo) e nessuno sembra tenere il passo di Harden. Il solo Beasley, in uscita dalla panchina, prova a smuovere le acque, ma i suoi 11 punti servono a poco. Smith e Terry restano a secco, mentre dall’altra parte Kerr, che ha diviso il premio vinto con lo staff e Luke Walton, capace di sostituirlo nei primi mesi della stagione, Iguolada, Rush e Clark si prendevano la scena.
Per i Warriors è una serata trionfale, chiusasi con la notizia che Steph Curry tornerà a testare vaniglia e ginocchio già la prossima settimana. Mentre i Rockets chiudono la loro stagione tutt’altro che trionfale, Golden State aspetta e si gode la serie tra Clippers e Blazers che promuoverà la nuova sfidante. In attesa che Curry torni sulla strada verso le nuove Finals.
HOUSTON – Ariza 2, Hoeard 8 e 21 reb, Harden 35, Beverley 2, Motejunas 7, Smith, Terry, Capela 2, Beasley 11, Brewer 7, Harrell 1, McDaniels 2, Goudelock 4.
GOLDEN STATE – Barnes 8, Green 15, Bogut 4, Thompson 27, Livingston 16, Iguodala 6, Ezeli 2, Clark 7, Speights 4, Barbosa 9, Rush 15, Varejao 1, McAdoo.