Memphis @ San Antonio (Gara-2) 68-94, la difesa Spurs stritola i Grizzlies
(11-22, 35-49; 53-70)
E’ tempo di Gara-2 all’AT&T Center di San Antonio. Gli Spurs vogliono la vittoria del 2-0, mentre i malconci Grizzlies provano a rialzare la testa dopo il –32 subito nella prima sfida. Nel prepartita, Kahwi Leonard riceve il premio di Miglior Difensore dell’Anno. Il canovaccio del match si chiarisce sin dalla palla a due, con i padroni di casa non eccelsi in attacco, ma decisamente in serata nella propria metà campo, mettendo ulteriormente in crisi una squadra come Memphis, già in affanno di suo. Emblematico, a tal proposito, il 25% dal campo degli ospiti (5/20), i quali, comunque, riescono a reggere fino a 3’30” dalla sirena (layup di Randolph per il 10-11), per poi cominciare a perdere contatto. Leonard si mette in luce battendo sulla linea di fondo Barnes e schiacciando ad una mano. Poi sale in cattedra Ginobili, che prima fa tutto da sé e poi penetra e scarica per la tripla di Mills, apice del break di 1-12 che permette ai texani di chiudere il primo quarto sull’11-22. Ad inizio secondo periodo, c’è un tentativo di reazione da parte degli uomini di coach Joerger, che risalgono fino al –6, grazie alla transizione partita da una rubata di JayMichal Green su Duncan e conclusa dal layup di Allen (21-27 a 8’45” dalla sirena). San Antonio, però, non ha problemi ha cambiare leggermente marcia, riallontanando gli avversari: Mills realizza 5 punti in un amen, seguito dal layup di Diaw, dopo aver battuto dal palleggio Andersen; ci pensa poi Kevin Martin, con un gioco da tre punti ed una bomba che, a 3’12” dall’intervallo lungo, fa volare gli Spurs sul +18 (26-44). Il primo tempo si conclude con due inchiodate di JayMichal Green. Al 24′, San Antonio è saldamente in vantaggio (35-49).
Al rientro in campo, entrambe le squadre si presentano con le polveri alquanto bagnate, non dando vita ad uno spettacolo propriamente da ricordare (dal campo, 6/23 per Memphis, 6/15 per San Antonio). Leonard replica l’azione del primo quarto, superando ancora Barnes sulla linea di fondo e andando al ferro ad una mano (40-56 a 7’33” dalla sirena). Si accende la sfida Aldridge-Randolph, con l’ex Blazers a segno prima dal mid-range quindi con un fadeaway jumper, per il +17 Spurs (45-62 a 5’08” da fine periodo). Memphis, trascinata dalla grinta di Tony Allen, prova a non naufragare, ma al 36′ il tabellone recita 53-70 San Antonio. Il quarto periodo, in pratica, serve solo per le statistiche. Gli Spurs controllano con estrema facilità la situazione, mandano a referto tutti i giocatori e, dopo aver toccato un massimo vantaggio di +28 con una schiacciata di Marjanovic (66-94 a 1’18” dalla fine), chiudono sul 68-94, portandosi sul 2-0 nella serie. Chiudiamo con alcuni dati statistici: in questa stagione, contro Memphis, San Antonio è 6-0 con 12 punti di media di scarto; Tim Duncan ha giocato la sua 243.esima partita di Playoff, ad una sola lunghezza da Robert Horry, il secondo di ogni epoca. I Grizzlies, invece, entrano nella storia dal lato sbagliato: la squadra di Joerger, infatti, ha realizzato il primato negativo di franchigia sia riguardo ai punti in un singolo quarto (11) che come produzione totale in una partita (68), con il precedente record negativo (70) che risaliva al 4 Aprile 2004, guardacaso proprio contro gli Spurs.
MEMPHIS GRIZZLIES (0-2): Randolph 11 (12 reb), Andersen 4, Barnes 9, Farmar 8, Carter 4, J. Green 6, J. Martin 4, Stephenson 4, Hairston, Munford 6, Allen 12.
SAN ANTONIO SPURS (2-0): Aldridge 10, Leonard 13, Duncan 3, Parker 6, D. Green 6, West 6, Anderson 4, Marjanovic 4, Diaw 6, Miller 2, Mills 16, Ginobili 8, K. Martin 10.