Quattordici di fila per i Warriors, nessun problema per Bulls e Spurs, trascinati da Belinelli
ROCKETS @ WARRIORS 93-105 – C’è poco da fare: 19-2 e tanti saluti a tutti. I Warriors vincono e battono anche i Rockets, con il solito ventello degli Splash Brothers e una gran bella partita anche di Harrison Barnes.
Il match è di stampo ospite all’inizio, perché Houston va già sul +7 alla fine del primo quarto, un vantaggio subito ribaltato col parziale di 23-16 a favore dei padroni di casa nel secondo quarto.
I padroni di casa riescono a contenere il ritorno dei Razzi di Houston nel terzo quarto, nonostante l’assenza di Bogut e le serate non proprio positive di Iguodala e di un Ezeli che dà comunque il suo contributo.
I 34 di Harden e i 36 complessivi del duo Ariza Motiejunas non basteranno ad avere la meglio e per Golden State è la 14ima vittoria di fila.
HOUSTON – Ariza 18, Motiejunas 18, Black 6, Harden 34, Beverley 12, Johnson, Terry 2, Dorsey 3, Capela, Daniels.
GOLDEN STATE – Barnes 20, Green 11, Ezeli 7, Thompson 21, Curry 20, Iguodala 1, Speights 15, Livingston 8, Barbosa 2.
NETS @ BULLS 80-105 – Una buona difesa e un ottimo Derrick Rose valgono a Chicago la vittoria contro i Nets, o quel che resta di loro.
Vittoria numero 13 in stagione per la squadra di Thibodeau, che si riavvicina così a Cleveland.
Gli ospiti restano in partita praticamente nei soli primi 12 minuti in campo; dal secondo quarto sarà assolo Bulls, sospinti dai 23 punti di DRose, i 18 di Butler e soprattutto dalla doppia-doppia di Pau Gasol.
A cavallo tra secondo e terzo quarto i padroni di casa prendono il largo; a poco valgono i 17 di Deron Williams e i 13 di Kevin Garnett. La differenza la fa l’intensità difensiva di hicago, che trova in Taj Gibson uno dei più positivi della notte: 11 punti con 5/9 dal campo, ma soprattutto 6 stoppate che valgono gran parte del +25 finale.
BROOKLYN – Anderson 12, Garnett 13, Plumlee 8, Karasev 6, Williams 17, Jordan 10, Jefferson 4, Jack 7, Bogdanovic, Brown 3.
CHICAGO – Dunleavy 14, Gibson 11 e 10 reb, Gasol 16 e 16 reb, Butler 18, Rose 23, Hinrich 6, Mirotic 10, Brooks 7, Snell, Mohammed.
KNICKS @ SPURS 95-109 – Con l’assenza di Melo all’ultimo minuto, non c’erano dubbi: gli Spurs battono i Knicks senza troppi patemi e si portano a 16 vinte e 6 perse, tallonando da vicino i Rockets.
Popovich fa riposare tutti: Duncan e Ginobili, anche Parker è in borghese dietro la panchina dei suoi. L’assenza dei tre senatori vale ai Knicks una partenza migliore: 16-11 a favore degli ospiti dopo i primi 8′ di gioco, ma alla fine anche la prima frazione si concluderà con gli Spurs in vantaggio per 29-26.
Al rientro dall’intervallo lungo San Antonio dimostra di poter fare a meno anche dei suoi Big Three: Diaw tiene le redini dei suoi, Bonner fa male quando deve, Ayres risulta tra i più positivi. Ma il migliore a fine gara sarà ancora una volta il nostro Marco Belinelli: dopo due prestazioni, rispettivamente da 20 e 13 punti, il Beli si supera iscrivendone a referto 22, con 6/13 dal campo e un perfetto 3/3 dalla lunga distanza.
La risposta dei Knicks, timida, arriverà soltanto nell’ultimo quarto, quando ormai è troppo tardi.
La squadra di Fisher sprofonda con un record di 4-20, e senza Melo sembra tutto ancora più difficile.
NEW YORK – Hardaway 23, Acy 8, Stoudemire 8, Shumpert 8, Calderon 2, Dalembert 2, Smith 14, Larkin 6, Prigioni 6, Wear 6.
SAN ANTONIO – Anderson 9, Bonner 10, Baynes 10, Green 13, Joseph 9, Belinelli 22, Diaw 12, Ayres 11, Daye 10, Splitter 3.