L'impatto di Curry sul gioco dei Warriors
D’accordo il sistema, il gruppo e il giocare di squadra. Ma nessuno come Stephen Curry riesce ad esaltare al meglio le caratteristiche dei Golden State Warriors. E la dimostrazione, paradossalmente (o forse no), si è avuta nella partita contro i Rockets che il nostro non ha concluso a causa degli arcinoti problemi alla caviglia. I numeri non mentono:
- nel primo quarto Steph ha messo a referto 16 punti (5/9 dal campo e 3 triple) e 6 rimbalzi. Tutti i Rockets hanno chiuso i primi 12 minuti con 15 punti, 6/20 dal campo e appena una tripla a bersaglio;
- Golden State con Curry: 54-26 e 55% dal campo. Golden State senza Curry: 52-50 e 34% dal campo;
- Primo tempo di Curry vs primo tempo di Harden: 24-4 per i soli punti;
- Sono diventate 15 (su 41 gare disputate) le partite di playoff di Curry con almeno 5 triple a bersaglio. Nella speciale classifica all time è dietro solo a Ray Allen (21 ma su 171 apparizioni) e ha distanziato reggie Miller (13 in 144);
- Il 30 è anche il quarto giocatore nella storia a risultare il top scorer di una gara di PO, con meno di 20 minuti disputati;
- Primi 24 minuti di gara 1: 24 punti, 6 rimbalzi, 5 triple. Per darvi un’idea, Michael Jordan ha UNA SOLA partita in carriera in post season a queste cifre;
Normale, quindi, che Steve Kerr sia preoccupato in vista di gara 2. Perché avere o non avere uno del genere fa tutta la differenza del mondo.