M. Gasol mata anche i Dallas Mavericks! Comode vittorie per TrailBlazers e Pelicans, mentre Kobe annienta i Kings
PORTLAND TRAILBLAZERS @ DETROIT PISTONS 98-86: Continua la Marcia vincente dei TrailBlazers che conquistano una comoda vittoria sul campo (semideserto) dei Detroit Pistons. Trascinati da uno strepitoso LaMarcus Aldridge, che grazie ai 23 punti di stanotte diventa il secondo marcatore ogni epoca della franchigia, la terza forza ad Ovest impone un gioco solido, ben collaudato ed efficace nei momenti cruciali. La distribuzione dei punti tra titolari e “panchinari” è uno dei maggiori punti di forza della squadra allenata da coach Stotts ed avere dei fuoriclasse che possono risolvere il match in pochissimo tempo fa tutta la differenza del mondo. Non è il caso di stanotte, però, visto che di fronte hanno incontrato dei Pistons sempre più inoltrati in tunnel dall’uscita molto molto lontana. Lo svantaggio non scende quasi mai al di sotto della doppia cifra, rimanendo sempre nel range tra i 10 e i 15 punti. Sul finire di gara, gli uomini di coach Van Gundy provano ad osare e riescono ad arriva sul -6 ma vengono immediatamente spazzati via dalla pulizia e dal rilascio del tiro di LaMarcus Aldridge. Il canestro della staffa arriva dalle mani di Damian Lillard che attacca il ferro senza trovare ostacoli. Finisce 98-86 la gara con la sesta doppia doppia di uno straordinario LaMarcus Aldridge. Quarta vittoria di fila per Portland e tredicesima sconfitta consecutiva per i Pistons.
PORTLAND TRAILBLAZERS (17-4): Batum 8, Aldridge 23 + 11 RT, Lopez 5 + 11 RT, Matthews 19, Lillard 14, Blake 5, Kaman 15, Crabbe 8, Freeland.
DETROIT PISTONS (3-19): Singler 8, Smith 10, Drummond 10 + 15 RT, Caldwell-Pope 11, Jennins 1, Monroe 22 + 10 RT, Martin, Butler 13, Augustin 5, Dinwiddie 3, Jerebko 3.
DALLAS MAVERICKS @ MEMPHIS GRIZZLIES 105-114: il vero big match di questa notte si gioca al FedEx Forum di Memphis, TN. Durante il primo quarto, l’attacco di Dallas prevale sulla difesa ben organizzata di coach Joerger. Parsons sembra in ottima forma e i Mavericks rifilano 7 triple nel solo primo quarto ai Grizzlies, mettendo a referto la bellezza di 37 punti. Sul fronte opposto, però, non restano a guardare e come sempre l’arma in più è un catalano inarrestabile. 34 i punti segnati dai padroni di casa nei primi 12’. Nel secondo quarto le percentuali calano ma non la bellezza del gioco. Si va all’intervallo con Dallas avanti di 6 lunghezze. Il ritorno in campo riporta grande equilibrio e dopo 6’ di gioco i Grizzlies ribaltano la situazione e passano in vantaggio grazie a Z-Bo. L’attacco dei Mavs si inceppa incredibilmente, anche perché Ellis continua a tirare con percentuali non abituali. Il parziale del terzo quarto firmato da Memphis è tremendo: 36-17! Conley da 3, ancora Gasol e la schiacciata di Prince aiutano i padroni di casa a raggiungere il +13. Nell’ultimo quarto Dallas le prova tutte e nonostante Parsons continui la sua ottima serata al tiro da 3, Memphis conduce ancora. Si arriva sul 96-101 a 5’ dalla fine e ancora un’altra tripla, stavolta di Harris, gela il FedEx Forum. L’asso nella manica per i Grizz è Conley che con precisi long-two ristabilisce le distanze. Finisce 105-114 con una vittoria meritata per Memphis e con Dallas che mette a segno 18 triple su 40 tentativi!
DALLAS MAVERICKS (16-7): Parsons 30, Nowitzki 11, Chandler, Ellis 2, Nelson 18, Wright 5, Harris 6, Crowder 13, Barea 17, Villanueva 3, Smith.
MEMPHIS GRIZZLIES (17-4): Allen 13, Randolph 17 + 13 RT, Gasol 30, Lee 4, Conley 22, Prince 11, Leuer 3, Udrih 10, Carter 3, Koufos 1, Calathes.
NEW YORK KNIKCS @ NEW ORLEANS PELICANS 93-104: 9L di fila sono tante, davvero. Eppure non c’è alcun tipo di soluzione alla quale sta ricorrendo Derek Fisher e il “grande manipolatore” Jackson. Anche stanotte sul campo dei Pelicans arriva una sconfitta suonata e meritata, con i soli Melo e Stoudemire a salvarsi (in attacco). In difesa nessuno comunica, nessun aiuto, nessuna rotazione e per un attacco che dispone dell’arma totale Anthony Davis è tutto molto facile. Se da un lato la fase offensiva può salvarsi – e a tutti gli effetti può ancora considerarsi soddisfacente – dall’altro concedere 54 punti in un tempo non aiuta la tua autostima a crescere. I predetti protagonisti fanno sì che il punteggio resti in bilico per gran parte del match, con mini parziali da una parte e dall’altra ma il quarto fatale è proprio l’ultimo. Le schiacciate a ripetizine di Davis annichiliscono una difesa mai in partita e contribuiscono alla decima vittoria stagionale per i Pelicans e alla 19esima sconfitta in 23 gare per i Knicks. Un non brillantissimo AD, autore comunque di 18 punti e 8 rimbalzi, cede il posto di top scorer ad Evans che chiuderà con 27 punti e un eccellente 11/15 dal campo.
NEW YORK KNICKS (4-19): Anthony 17, Acy 4, Stoudemire 26, Shumpert 2, Calderon 8, Aldrich 2, Smith 4, Smith 17, Prigioni 6, Hardaway jr. 5, Dalambert 2, Larkin n.e., Wear n.e.
NEW ORLEANS PELICANS (10-10): Babbitt 6, Dacis 18, Asik 16, Evans 27, Holiday 13, Anderson 4, Rivers 9, Cunningham 7, Mekel, Ajinca 4, Fredette n.e. Salmons n.e. Withey n.e.
SACRAMENTO KINGS @ LOS ANGELES LAKERS 95-98: Kobe Bryant, ossessionato dai media e dal superamento in termini di punti in carriera di MJ, veste la maglia “I can’t breathe” come tutte le superstar dell’NBA. Ma non appena sveste quella maglia, è lui a non far respirare neanche un secondo la difesa avversaria, chiudendola in uno dei morsi più letali del Mamba. Parte subito bene la sua gara ma la risposta dei Kings è pronta e si chiama Rudy Gay. Ancora orfana di DMC, Sacramento si affida all’estro di Collison che sfrutta un clamoroso diverso passo rispetto a Jeremy Lin. McLemore contribuisce nel secondo quarto ad incrementare il vantaggio che arriva a +11 (53-42) quando manca poco più di 1 minuto da giocare per chiudere il primo tempo. Il primo tempo si chiude con il punteggio di 55-46 Kings. Kobe rientra sul parquet piuttosto determinato ed è letteralmente “on fire” nel terzo periodo: prima in uscita dal blocco, poi con l’arresto e tiro da 3 punti. Risultato? Lakers a -2! 32 punti nel terzo quarto per LA che riapre la partita. Collison inizia alla grande l’ultimo periodo, facendo soffrire ancora Lin. Gli ultimi 3 minuti, però, sono quasi un’altra partita. Tutto parte da una schiacciata il campo aperto per Kobe che riporta i suoi sul -3, prima di impattare a quota 92 grazie alla tripla ancora del Black Mamba. Il vantaggio arriva da un più che positivo Jordan Hill, protagonista insieme a Kobe di una gran finale di partita. L’ultimo tiro, sul -3, viene affidato al rookie Nik Stauskas che, nonostante l’emozione, riesce a costruire un tiro discreto ma lo manda corto sul primo ferro. Games, set & match. Vincono i Lakers 98-95 e agguantano la loro sesta vittoria stagionale. 32 i punti di Kobe che ne realizza 9 negli ultimi 3.14 di gara. Jordan, ormai, è davvero ad un passo.
SACRAMENTO KINGS (11-11): Gay 23, Thompson 5, Evans 8 + 14 RT, McLemore 15, Collison 26, Williams 6, Landry 4, Stauskas 4, Hollins 2, Sessions 2.
LOS ANGELES LAKERS (6-16): Johnson 10, Davis 11, Hill 6, Bryant 32, Price 2, Boozer 15, Lin 3, Young 12, Sacre 4, Ellington 3.