Los Angeles Clippers @ New Orleans Pelicans 105-109: altro scivolone per i Clips
Allo Smoothie Kings Center di New Orleans, LA, i Clippers di Chris Paul fanno visita ai New Orleans Pelicans, orfani fino a fine stagione della star Anthony Davis, costretta ai box a causa di un’operazione chirurgica per mettere in ordine la sua fastidiosa spalla. La notizia in casa Pelicans ha scosso decisamente l’ambiente, annunciando prematuramente la fine di una stagione iniziata male e conclusa peggio. C’è solo l’orgoglio da salvare per la prima panchina da HC per Alvin Gentry.
L’inizio di gara è firmato dagli uomini di coach Rivers che, grazie al solito Redick in avvio, si portano sul +9 (20-11). Il quintetto d’emergenza di Gentry con Babbitt e il doppio play (Holiday-Douglas) dà i frutti sperati e nel primo quarto si evita la prima fuga degli ospiti: 24-21 LA dopo i primi 12 di gioco. Il paradosso per i Pelicans sta nel riuscire a pescare solo ora (tardi, molto tardi) qualcosa di buono dalle seconde linee, dopo la magra stagione per quasi tutte le riserve di NO. E’ Tim Frazier ad inizio secondo quarto l’uomo che scardina la solita difesa passiva e molto rinunciataria Clippers e, con una tripla, firma il sorpasso Pelicans (29-31). I ferri cominciano a traballare, perchè CP3 e DeAndre Jordan cominciano con la solita spettacolare routine. A tener botta ad un solido attacco angeleno c’è ancora Frazier e un Dante Cunningham estremamente ispirato. Il primo tempo si chiude in sostanziale equilibrio, con i Cclippers avanti di un paio di lunghezze (56-54).
Dopo essere stato silente per un tempo intero, sale in cattedra Jrue Holiday, prima come realizzatore, poi come playmaker aggiunto: la sua tripla e il suo assist per la schiacciata di Asik danno non solo respiro ai suoi ma anche il +6. L’emorragia dei californiani continua ad inizio secondo tempo e il parziale di 8-0 per i Pelicans diventa di 10-0 con il primo vantaggio in doppia cifra della serata per i padroni di casa (59-70) grazie al canestro di Douglas. Rivers è infuriato con i suoi e le sue seconde linee non aiutano la situazione: finisce un brutto terzo quarto per gli ospiti, con solo 16 punti a referto e ben 24 concessi a New Orleans. La scossa non arriva ad inizio quarto quarto, perchè a 2:20 dalla sirena finale il tabellone dell’arena dice ancora 88-102. Ma sotto di 14, l’ultimo 1:20 è tutto di CP3: prima la tripla del 96-104, poi l’assist per l’uscita dai blocchi di Jamal Crawford che piazza la tripla del 101-104 con 50” ancora da giocare. Sembra essersi inceppato l’attacco dei Pelicans, anche grazie ad un’ottimo finale di partita difensivo per i Clippers. Chris Paul ha, a 30 secondi dalla fine, la palla per poter pareggiare i conti ma trova con un bellissimo passaggio schiacciato a terra DJ che va su, schiaccia e porta a casa anche il fallo. Sbaglierà un tiro libero fondamentale, mentre il fallo sistematico porta in lunetta Holiday che non perdona. 105-108 e ultimo possesso per i Clippers con 15 secondi sul cronometro: CP3 si butta dentro, batte l’uomo, sa che non serve segnare da 2, ributta fuori per Crawford marcato benissimo e costretto ad un passaggio inaspettato per Rivers che si alza a 2” dalla sirena ma la sua preghiera finisce lunga. Finisce qui: altro scivolone inaspettato dei Clippers che cedono in Louisiana 105-109.
LOS ANGELES CLIPPERS (43-26): Mbah a Moute 2, Ppierce 9, Jordan 12, Redick 24, Paul 24 + 13 AST, Crawford 14, Johnson, Rivers 9, Pprigioni 9, Aldrich 2.
NEW ORLEANS PELICANS (26-43): Babbitt 14, Cunningham 19, Asik 15 + 14 RT, Holiday 22, Douglas 15, Frazier 17, Gee 4, Perkins 3, Ajinca.