Cleveland Cavaliers @ Washington Wizards 99-113: no LeBron, no win! Wall superlativo
Al Verizon Center di Washington, DC, arrivano i Cleveland Cavaliers che, prima di fare i conti con l’estro e la velocità dei Wizards, devono fare i conti con il day off di LeBron James, a riposo dopo un serie di partite dopo la pausa ASG ad altissimo dispendio energetico. Verrà rimpiazzato nel quintetto da RJ, Richard Jefferson.
L’inizio di gara è segnato dalla rapidità di piedi di un Irving che sta ritornando ai livelli a cui ci aveva abituati, mettendo in seria difficoltà un giocatore estremamente rapido come Wall. A metà quarto, però, l’inerzia della partita viene subito ribaltata e un parziale di 14-3 cambia anche il padrone della partita: la schiacciata di Morris evidenzia il solito problema di natura difensiva degli uomini di Lue. I 35 punti realizzati dai padroni di casa sono la prova più evidente di una lacuna tecnica e comunicativa non indifferente. 35-28 dopo i primi 12 minuti.
Nel secondo periodo la musica non cambia, con Cleveland che rimane abbarbicata alla gara grazie alle individualità (cedesi JR Smith) e con Washington che impone il suo gioco e tiene a debita distanza gli avversari. L’ultima metà di quarto è tutta di John Wall, MVP indiscusso della gara: prima col jumper sul close out pigro di Frye, poi con la scorribanda in area con tanto di fallo e, infine, col canestro sulla sirena del primo tempo. Il vantaggio per i Wizards si fa consistente e più rassicurante: +9 (54-63).
Coach Lue prova a scuotere i suoi negli spogliatoi ma non sortisce i risultati sperati. La seconda metà di gara sorride (e non poco!) ai padroni di casa che trovano in Otto Porter l’uomo decisivo per dare la spallata a dei Cleveland Cavaliers spenti e quasi rinunciatari. Dopo appena due minuti di gioco, i Cavs subiscono un parziale di 9-0 che la dice lunga sullo stato mentale della squadra. E non è neanche la peggior notizia: le individualità scompaiono anche in fase offensiva e il terzo quarto, che vede un John Wall in versione facilitatore (13 AST), si conclude con un sonoro 33-16 in favore dei padroni di casa. Il playmaker della capitale sceglie in Marcin Gortat il suo ricevitore preferito e sarà lui ad ammazzare definitivamente la gara, concedendo ampio spazio alle terze linee in un quarto quarto che non ha senso dal punto di vista cestistico. Finisce 99-103. Convincente vittoria dei Wizards che impongono il proprio gioco e il proprio ritmo dal primo all’ultimo minuto, senza dar spazio di manovra ai Cavs. Per gli ospiti arriva la seconda sconfitta consecutiva ma la loro situazione di classifica rimane invariata visto lo scivolone in Michigan dei rivali di Conference, i Toronto Raptors. Non farà piacere, invece, a Washington la vittoria di Detroit, visto e considerato che le tra le pretendenti per l’ottavo posto ci sono anche i Pistons. La bagarre per l’ultimo posto disponibile per i PO al momento dice: Chicago, Detroit e Washington.
CLEVELAND CAVALIERS (41-17): Jefferson 10, Love 12, Thompson 2, Smith 8, Irving 28, Shumpert 12, Dellavedova 9, Frye, Mozgov 10 + 10 RT, McRrae 8.
WASHINGTON WIZARDS (28-30): Porter 21, Dudley 8, Gortat 13, Temple 2, Wall 21 + 13 AST, Beal 17, Morris 9, Anderson 5, Nene 5, Sessions 10, Oubre, Hickson 2, Gooden.