One of those nights - Davis spaziale, Okafor sale di colpi, Lillard incontenibile
Il nostro NBA Sunday è più vispo e arzillo che mai grazie alle magie prodotte nei 10 incontri disputati stanotte. Tanti i numeri roboanti, tanti gli spunti per segnalare record su record, statistiche incredibili e prestazioni stellari.
Non si può non iniziare con la prova più che maiuscola, in quel di Detroit, di Anthony Davis. Era sparito dai radar sia per l’andamento dei suoi Pelicans sia per le costanti precarie condizioni fisiche. Ritorna prepotentemente a far parlare di lui e lo fa in un modo mai visto prima quest’anno: 59 punti in 43 minuti di impiego, tirando 24/34 dal campo (70.6%), 2/2 dalla lunga distanza e segnando 9 dei 10 tiri liberi tentati. A questi numeri vanno aggiunti i 20 rimbalzi, i 4 assist e le sole 2 palle perse. Non scendiamo in paragoni e in confronti solo perchè nel corso della giornata approfondiremo nel dettaglio il caso AD23. Ci limitiamo a dire che naturalmente è il suo massimo in carriera ed è anche il massimo score di un singolo giocatore in questa stagione. SPA-ZIA-LE!
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Altro numero importante della notte arriva da Dallas, TX, dove Dirk Nowitzki diventa il sesto giocatore NBA ogni epoca a raggiungere quota 29.000 punti in carriera. Un traguardo, l’ennesimo, che porta il tedesco dritto nella Hall of Fame, qualora ci fosse stato bisogno di un ulteriore motivo. Gli sono bastati appena 18 punti per entrare a far parte di un elite che conta grandi, grandissimi nomi: al primo posto c’è un inarrivabile Kareem Abdul-Jabbar con 38.387 punti, seguito da Karl Malone con 36.928, Kobe Bryant a 33.290 (and counting), al quarto posto c’è Michael Jordan con 32.292, mentre al quinto Wilt Chamberlain con 31.419. Al sesto, ecco spuntare Dirk con 29.008. INTRAMONTABILE.
Un altro tassello delle nostre statistiche pazze arriva da Portland, ancora una volta. Non gli sono bastati i 51 della scorsa sera a Damian Lillard che ne mette a segno altri 30 nella vittorie contro i Jazz e fa registrare un nuovo record è l’unico giocatore nella storia NBA con più di 150 triple nelle sue prime 4 stagioni NBA. I 61 punti combinati con CJ McCollum sono ancora una volta decisivi e determinanti per i suoi Portland Trail Blazers. Inoltre Damian è il primo giocatore di Portland dai tempi di Clyde Drexler (novembre 1991) a segnare 30+ punti in 4 partite consecutive.
Ultimo, ma non ultimo, il career high di Jahlil Okafor nella sconfitta dei Sixers sul campo dei Dallas Mavericks: 31 punti in 31 minuti, tirando con 12/19 dal campo e 7/10 ai liberi. 8 i suoi rimbalzi totali ma un negativissimo plus minus di -28. Vittoria o sconfitta, eccesso di velocità o non eccesso di velocità, quando Okafor riesce a mettersi in proprio e guadagnare la linea di fondo è uno spettacolo per gli occhi.
Nel big match della notte, LeBron James ha nuovamente vinto il duello contro Kevin Durant, portando il suo vantaggio sul 17-4. Una rivalità che, dal punto di vista individuale, non ha motivo di esistere. Il Re, inoltre, è alla sua 416esima partita in carriera con almeno 25 punti, 5 assist e 5 rimbalzi. Nessuno è mai riuscito a mettere insieme questi numeri, specie se consideriamo che il secondo in questa particolare graduatoria è Michael Jordan con appena 319 gare del genere.
Sia Portland che Cleveland con la miglior striscia di vittorie consecutive aperta: 5.