Golden State Warriors @ Philadelphia 76ers 108-105: Sixers cuore e sfortuna, Barnes salva i Warriors
GOLDEN STATE WARRIORS @ PHILADELPHIA 76ERS 108-105
Nel più classico dei testa-coda Nba i Philadelphia 76ers non vanno tanto lontani dal colpaccio contro i campioni in carica. Nella serata del Wells Fargo Center, infatti, ai Golden State Warriors serve un miracolo targato Harrison Barnes, con due decimi di secondo sul cronometro, per tornare da Phila con una W preziosa, nonostante la rivedibile serata di Steph Curry (23 punti ma anche 7 palle perse).
Eppure i primi 24 minuti avevano seguito lo spartito che ci si aspettava, vale a dire ospiti a dominare e padroni di casa a cercare di limitare i danni, con tanto di 73-54 all’intervallo lungo a sancire la netta differenza di valori tra le due squadre in campo. Qualche segnale di ripresa dei Sixers, però, arriva già nel terzo quarto, con i figli della Baia tenuti ad appena 18 punti ma comunque saldamente in controllo delle redini della gara.
Ciò che, invece, non accade nell’ultimo quarto quando, trascinati da Okafor, Noel e il solito Ish Smith, Phila rientra prepotentemente in partita con tanto di gioco da 4 (105-103) di Canaan (top scorer dei suoi a quota 18) a poco più di 38 secondi dall’ultima sirena. Il pareggio a quota 105 arriva nel corso dell’azione successiva a causa dell’ennesima persa di Curry che lancia Smith per la comoda schiacciata in campo aperto con 22.6 secondi ancora da giocare. Il che significa ultimo possesso Warriors: Curry dentro per il taglio di Green, riapertura in angolo per Barnes che mette la tripla del 108-105 definitivo. Mancano, infatti, 2 decimi di secondo. Troppo poco per questi Sixers belli e sfortunati.
GOLDEN STATE WARRIORS: Barnes 11, Green 10 (13 rimb.), Bogut 8 (16 rimb.), K. Thompson 32, Curry 23, Barbosa 7, Speights 6, Livingston 4, Clark 5, J. Thompson 2;
PHILADELPHIA 76ERS: Covington 12 (13 rimb.), Grant e Stauskas 10, Noel 9, Smith 16, H. Thompson 11, Canaan 18, Okafor 13, McConnell 6.