Warriors, continua la rincorsa al record dei Bulls 1995-96
La marcia dei Golden State Warriors, squadra detentrice dell’anello, sembra non conoscere ostacoli. I ragazzi di Kerr/Walton esprimono una pallacanestro fantastica e, nelle ultime partite, sembrano aver ritrovato smalto e cattiveria agonistica, a livelli tali da spingere gli esperti a chiedersi cosa potranno fare gli avversari, anche solo per contenerli. E, ovviamente, il focus di molti è sulla caccia al 72-10 dei Bulls, anno di grazia 1995-96, primato assoluto parlando della regular season.
Ebbene, non pochi osservatori, dopo i due ko in tre partite con Denver e Detroit, unite a qualche altra prestazione meno scintillante del solito e ad un calendario che pareva porre ostacoli ardui sul cammino di Curry e compagnia cantante, avevano cominciato a parlare di calo dei Figli della Baia. Mai pensiero fu più sbagliato. Evidentemente, il pesante rovescio subito al Palace of Auburn Hills il 16 Gennaio (95-113) è servito da sveglia. E gli avversari successivi ne hanno pagato, ahiloro, le conseguenze. Se si escludono i Pacers, messi ko alla Oracle Arena con un gap di 12 punti, le altre sono state letteralmente spazzate via: Cavaliers (+34) e Bulls (+31) in trasferta; Spurs (+30), davanti al pubblico amico.
A questo punto della regular season, Warriors e i Bulls ’95-’96 hanno esattamente lo stesso record, ovvero 41-4. Andando a spulciare altre statistiche, notiamo come i Warriors siano in vantaggio come gap sugli avversari (+564 a +549) e, di un soffio, come percentuale dal campo (48.7% a 48.6%). Alla fine della regular season mancano ancora 37 partite, e può succedere qualsiasi cosa. Come più volte vi abbiamo suggerito, però, il nostro consiglio è quello di mettervi comodi e di godervi lo spettacolo, perché, record o non record, questi Warriors stanno scrivendo una meravigliosa pagina della storia della pallacanestro proprio sotto i nostri occhi.