Toronto Raptors, Casey: "Le altre squadre ci stimolano a migliorare sempre di più", DeRozan "Continuiamo a crescere per i playoff, diamo il meglio come squadra"
Continuano le dichiarazioni in vista dei Global Games di Londra, con stavolta protagonisti il coach e la stella dei Toronto Raptors, Dwane Casey e Demar DeRozan. Ad aprire l’intervista è l’allenatore dei canadesi, che si è espresso sul nuovo assetto che vede la Eastern Conference prevalere sulla sua controparte: “Tante squadre ad Est hanno sviluppato il loro gioco offensivamente e difensivamente. Negli ultimi anni queste società hanno portato avanti un progetto, e se prima i giovani non erano pronti a competere ad alti livelli, ora lo sono diventati, con i risultati che si vedono”.
Casey ha continuato descrivendo il suo lavoro per mantenere alto il livello della squadra negli ultimi anni: “È davvero difficile passare dall’essere cacciatore a preda, ma ce la stiamo mettendo tutta per far crescere ancora di più il nostro progetto e restare in alto. Devi lavorare duramente ogni giorno, anzi per ogni possesso, e la crescita di squadre come i Bulls e prestazioni come quelle di Butler danno stimoli a noi per migliorarci come al resto delle contender. Se dovessi scegliere però preferirei sempre restare in alto ed essere definito preda, piuttosto che ricominciare dal basso con un progetto completamente nuovo”.
Dopo un veloce passaggio sulle possibilità di vittoria finale dei Raptors (“Ogni sera vogliamo vincere. Stiamo migliorando molto difensivamente e anche se alle volte facciamo passi indietro, vogliamo continuare a costruire un gioco che funzioni in entrambi i lati del campo”) la chiusura è arrivata sul suo rapporto con Nowitzki, ancora decisivo nonostante i 37 anni di età: “L’ho allenato a Dallas e posso assicurarvi che è uno dei migliori professionisti che ci siano. Lavora duramente quanto qualsiasi altra stella nella lega, tornerebbe ad allenarsi a qualsiasi ora se ne avesse la possibilità. Alle volte dovevamo chiudere la palestra per evitare che andasse ad allenarsi per giocare sempre di più. Grazie al suo lavoro è diventato uno dei migliori tiratori dall’arco di sempre, sarà sicuramente nella Hall of Fame prima o poi”.
Dopo il suo allenatore ha quindi detto la sua DeMar DeRozan, iniziando proprio dagli avversari che li aspettano: “Non penso i Magic siano una sorpresa perché hanno veramente molto talento è quello di cui hanno bisogno è solo esperienza. Credo abbiano capito di essere una buona squadra, quindi per me non sono una sorpresa. Ci hanno battuto all’inizio della stagione interrompendo la nostra striscia di vittorie, quindi cercheremo la rivincita”.
La guardia ha continuato parlando del suo momento di forma e dell’imminente All Star Game, che si giocherà proprio in casa dei Raptors: “Dopo la buona scorsa annata, abbiamo cercato di concentrarci sul lavoro individuale e di squadra, cercando motivazioni extra per poter dare ancora di più. Siamo in continua crescita, continuiamo a migliorare ad ogni gara, e diamo il meglio come squadra. C’è ancora tempo per i playoff e sono certo che cresceremo ancora.
Mi hanno sorpreso Biyombo e Joseph: nei loro precedenti team non potevano esprimersi al massimo, qui stanno dimostrando tutte le loro qualità.
Il mio rapporto con Lowry? È cresciuto molto ultimamente, ci siamo avvicinati anche fuori dal campo con le nostre famiglie.
Sono eccitato al solo pensiero dell’ASG a Toronto, è una chance per tutta la città di rivelarsi al mondo per quella che veramente è. I voti? I tifosi vogliono vedere le star, non sempre puoi fare qualcosa per essere votato con le tue prestazioni…”
Ritornando invece sull’esperienza londinese: “Mi sono divertito molto la prima volta a Londra nel 2011. Non c’è un tifo definito, si tifa per entrambe le squadre, questo rende le gare più competitive. Sono onorato di poter rappresentare ancora i Raptors in Inghilterra; viaggiare in posti probabilmente mai visti prima con le proprie famiglie è sempre una bella esperienza”.
Chiusura invece sulla probabile presenza di Kobe Bryant all’ASG DI Toronto: “Avremo uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, tutti i partecipanti della Lega sapranno salutare perfettamente Kobe”.