Butler resta con i piedi per terra: "Non paragonatemi a Michael Jordan"
Vestire le sue scarpe, i suoi capi di abbigliamento non fa di lui la stessa persona. Segnarne 40 in un tempo non fa di lui nemmeno lo stesso tipo di giocatore. Questo si evince dalle parole rilasciate dopo la gara tra Bulls e Raptors di stanotte. I media – che non aspettavano altro di far sapere a Jimmy Butler di aver migliorato un record di franchigia che apparteneva a MJ – tempestano di domande l’ala dei Bulls che, a propria volta, risponde a tono, cercando di mantenere un profilo basso all’insegna dell’umiltà.
“Non mi paragonate a lui“, ha detto Butler. “Questo è esattamente quello che ho detto e pensato non appena ho scoperto. Io non voglio essere paragonato a lui, perché poi la gente pensa che devo fare esattamente tutto quello che ha fatto Michael. Ci sto provando ma non siamo neanche lontanamente la stesso giocatore. Sono solo felice per la vittoria a dire il vero”, ha continuato Butler. “Non cerco paragoni. Punti o non punti, andiamo via da Toronto con una W“. Butler, che ha subito una gomitata dura sulle labbra (con conseguente taglio e perdita di sangue), ha ammesso di essere upset dopo quel contatto. Non crede nella volontarietà del gesto ma lascia di sangue lasciata sul parquet dell’Air Canada Center è abbastanza evidente. Nulla che, però, possa fermare Butler: corsa in spogliatoio, punto di sutura e via.
Arrivano le parole dei compagni, anche essi testimoni di un evento storico. “Era un uomo posseduto,” ha dichiarato Taj Gibson di Butler. “Era così arrabbiato, così arrabbiato quando è stato colpito in bocca. Si può dire, tanto sangue che scorreva ovunque, era così arrabbiato. Non l’ho mai visto così arrabbiato. E’ stato protagonista di un duello duro con il suo avversario ma il gioco è diventato ancora più ruvido dopo quel contatto. E’ tornato dagli spogliatoi come se fosse posseduto. Sembrava dire ‘è una di quelle notti in cui proprio non posso perdere’. Sapeva che era la sua notte“.
La prestazione di Butler e la rimonta dei Bulls ha ancor più valore se consideriamo che è avvenuta senza la partecipazione di Rose, Noah e Dunleavy. “E’ stata una prestazione incredibile di Jimmy“, ha detto l’allenatore Bulls Fred Hoiberg. “Il modo in cui ci stavano pressando nel primo tempo ci ha impedito di giocare la nostra pallacanestro e, dunque, abbiamo dovuto mettere la palla nelle mani di Jimmy. Gli isolamenti che abbiamo giocato per lui erano comunque migliorati dai blocchi di Pau [Gasol] o Niko [Mirotic] e lui ha sfruttato al massimo tutte le situazioni, in fadeaway, da sotto, da 3 o da tiro libero. Un’ottima, un’eccellente prestazione individuale“.
Butler ha cercato di prendere il suo rendimento – e la reazione ad esso – in stride. Dopo aver terminato una intervista post partita, si è fermato a prendere un selfie con un ventilatore sulla via del ritorno negli spogliatoi.
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