Los Angeles Lakers @ Memphis Grizzlies 96-112: tutto facile per Conley e Gasol
Più che il giro di trasferte dei Los Angeles Lakers, il tour di addio di Kobe Bryant fa tappa alla stazione FedEx Forum di Memphis, TN, dove ad aspettare i giallo-viola ci sono dei Grizzlies mai così altalenanti come in questo inizio di stagione. L’inizio, come quasi tutte le partite che coinvolgono la parte “nobile” di LA, non dice Lakers e anche in questo caso la freccia va nella direzione dei padroni di casa. Un quarto da 32 punti, segnati senza troppi patemi, anche se a tenere in vita gli ospiti ci pensa il solito Mamba prima con la tripla in faccia a Allen (Kobe stopper per eccellenza secondo la leggenda Lakers) e poi, sulla sirena del primo quarto, con un elegantissimo finger roll che fissa il punteggio sul 32-23.
Iil secondo quarto si apre con il botto per i Grizzlies perchè se ieri abbiamo assistito ad una versione vintage di Paul Pierce, oggi è toccato ad un infinito Vince Carter che va in penetrazione e conclude con il punto esclamativo nel solito deserto dell’area dei Lakers. Un secondo che controlliamo l’età anagrafica: 38. Ci deve essere un errore, ma ricontrolleremo. La schiacciata di Carter è il trampolino di lancio per Memphis che sull’onda lunga di Vinsanity inizia a giocare decisamente meglio, così come dimostra l’incredibile stoppata di Jeff Green ai danni di Nick Young. I Lakers non abbandona del tutto la partita ma vanno sotto di 10 grazie al lavoro di Marc Gasol in post medio contro un Hibbert forse troppo arrendevole. Conley finisce il lavoro con la tripla che permette ai padroni di casa di andare al riposo lungo con 13 lunghezze di vantaggio.
Anche il secondo tempo si apre così come era cominciato il primo, con i Lakers che cercano di restare abbarbicati alla gara ma con soluzioni molto limitate. Come spesso succede ad inizio terzo quarto, i ruoli in casa Grizzlies si invertono: Gasol diventa il playmaker dal post basso/medio e gli esterni diventano i lunghi che tagliano e spaccano la difesa. I Lakers sono ad un passo dal cedere sia fisicamente che mentalmente e il canestro di Green mette 19 punti di distanza tra le due squadre. L’ultimo quarto si giocherà in un clima quasi surreale, con Kobe in panca e con le seconde linee a cercare di convincere i rispettivi allenatori per avere qualche minuto in più. Anche a Memphis arriva un referto giallo per i Lakers che inanellano la loro 26esima sconfitta stagionale su 31 partite disputate. Kobe lascia il campo tra gli applausi ma con del ghiaccio sulla spalla destra. Vi aggiorneremo sulle sue condizioni fisiche. Memphis, intanto, si riprende il sesto posto ad Ovest di prepotenza ai danni dei Rockets che, così, scivolano al settimo. Si rialza subito dalla sconfitta coach Joerger, costretto a lavorare in un clima dove la sua panchina è spesso messa in discussione. Al momento parla il suo record, in positivo grazie a questa vittoria 96-112.
LOS ANGELES LAKERS (5-26): Bryant 19, Nance 17 + 11 RT, Hibbert 5, Williams 5, Clarkson 12, Russell 10, Bass 2, Randle 9 + 13 RT, Young 7, Brown 2, Huertas, Sacre 1, Kelly 7.
MEMPHIS GRIZZLIES (17-16): Green 17, Barnes 5, Gasol 16, Lee 13, Conley 19, Allen 4, Randolph 16, Chalmers 11, Ggreen 7, Carter 2, Smith, Martin 2.