One of those nights: a Chicago per la storia, a Oakland per la vendetta
Altra notte di grandi numeri, altra notte where amazing happens, altra notte di grandi prestazioni individuali e di squadra. L’Nba Christmas Day si avvicina e l’aria di natale sembra far bene ai protagonisti della nostra lega preferita che, in vista della serata più attesa dell’anno, stanno già cominciando a dare spettacolo.
Cominciamo, e non potrebbe essere altrimenti, dallo United Center di Chicago, teatro della sfida tra Pistons e Bulls. Una battaglia di proporzioni omeriche, quattro supplementari per il 147-144 finale (tredicesima partita della storia con quattro overtime). Con i Pistons che, oltre all’ennesima prestazione ‘chamberlainesca’ di Drummond (33 punti e 21 rimbazli), hanno potuto contare sui 31 e 13 assist di Reggie Jackson. Sei gli uomini in doppia cifra tra le fila di Motown, diversamente da ciò che è accaduto per i padroni di casa, sconfitti nonostante il career high di Jimmy Butler (43 punti con 14/29 dal campo), la doppia doppia imperiale di Pau Gasol (30 e 15 rimbalzi) e i 34 di Derrick Rose (14/34 al tiro). L’ultima volta con almeno 3 Bulls a quota 30? Il 17 dicembre 1996: vittoria 129-123 contro i Lakers, grazie ai 30 di Jordan, ai 35 di Pippen e ai 31 di Kukoc.
Alla vigilia, invece, gli occhi erano tutti puntati sull’Oracle Arena, con i Golden State Warriors che ritrovavano nuovamente sulla propria strada quei Milwaukee Bucks che avevano interrotto a 24 la striscia vincente dei campioni in carica. Vendetta doveva essere e vendetta è stata (112-121), nel segno di uno Stephen Curry che sfiora la tripla doppia (26 punti, 10 rimbalzi e 9 assist), così come Draymond Green (21-9-8). Da segnalare i 27 punti di Thompson, la doppia doppia di Ezeli (14 e 10 rimbalzi) e i 24 punti di un Michael Carter-Williams che sembra definitivamente tornato ai fasti realizzativi di Philadelphia.
Trovano finalmente la vittoria interna i Minnesota Timberwolves che sfatano la maledizione del Target Center contro i Sacramento Kings: decisivi i 32 punti (con 10 rimbalzi) di Andrew Wiggins, che vanifica le doppie doppie di Cousins (24 e 11) e Rondo (11 e 13 assist).
Ultimi, ma non certo per importanza, i San Antonio Spurs: quinta W consecutiva quindicesima di fila in casa, 23-5 il record complessivo. Nel 107-115 contro i Clippers spiccano il 3/3 dall’arco di Tony Parker (21 punti) e la doppia doppia di Aldridge (26 e 13 rimbalzi). Agli angeleni non bastano i 27 e 10 assist di CP3, i 16 (con 17 rimbalzi) di DeAndre Jordan e i 25 di Blake Griffin.