NBA24 PREVIEW – Memphis Grizzlies: sognare si può!
Nel Tennessee l’entusiasmo e la voglia di raggiungere grandi traguardi non è diminuita assolutamente. Con il duo Randolph-Gasol, forse la miglior coppia di lunghi in circolazione, con un frontcourt in cui figurano gente come Tony Allen, tra i migliori difensori della lega, e Mike Conley, una PG che si appresta ad entrare nella cerchia all star, i Memphis Grizzlies hanno un organico certamente competitivo, a cui si sono aggiunti miglioramenti a livello di seconde linee. Nella prossima stagione dovremmo vedere miglioramenti a livello di obiettivi raggiunti, ma, nella Western Conference soprattutto, nessun obiettivo è facile da raggiungere.
COME L’ABBIAMO LASCIATA – Lo slogan “Grit & Grind” ha rappresentato a pieno lo spirito Grizzlies, “grintoso e “ruvido” appunto, con il quale hanno avuto a che fare prima i Blazers, uscendone sconfitti, dopo i Warriors campioni NBA, uscendone vittoriosi ma soltanto dopo 6 gare e parecchia fatica. Ed è proprio dalla sconfitta in gara 6 in casa che il GM Chris Wallace è ripartito in estate, apportando piccoli aggiustamenti per tentare di far quadrare il cerchio.
IL MERCATO ESTIVO – Risolta subito la questione Jeff Green, che ha esercitato player-option per la prossima stagione, bisognava partire innanzitutto con la patata bollente della franchigia: il destino di Marc Gasol, che, fortunatamente per i Grizzlies, ha deciso di rinnovare per altri cinque anni a 21,6 milioni a stagione. Successivamente si è agito sui punti deboli mostrati dai Grizzlies ai PO: l’arrivo di Brendan Wright al posto di Koufos e la scelta al draft di Jarrell Martin sono stati senza dubbio dei miglioramenti, a livello di fisicità e di verticalità, per un backcourt un po’ fiacco in questo senso; il secondo nome nuovo di livello è Matt Barnes, che va ad aggiungere difesa ed aggressività nel reparto piccoli, e soprattutto concede minuti di riposo a Tony Allen; Russ Smith contribuirà, insieme al sempreverde Beno Udrih, a dare una mano a Conley nella gestione dei possessi.
L’UOMO FRANCHIGIA – Nonostante Memphis sia una squadra che fa del gioco di squadra uno dei propri punti di forza, non si può non fare riferimento a Marc Gasol come uomo franchigia: velocità di piedi unica nel mondo della pallacanestro, tiro dalla media che costringe il proprio difensore a lasciare libera l’area, che consente a Z-Bo di essere super efficace, sta costruendo una difesa piuttosto discreta: passerà soprattutto per le sue mani il successo, o il fallimento, dei Grizzlies.
A COSA PUNTARE – I miglioramenti del mercato estivo fanno propendere per un passo in avanti rispetto alla scorsa stagione, ma l’anello sembra essere ancora uno step sopra le possibilità concrete della franchigia.
IL PRONOSTICO – I Grizzlies sono una squadra che sarà certamente temuta e rispettata, da tutti. Il roster si basa sullo stesso gruppo dell’anno scorso con aggiunte di cambi di qualità, che fanno propendere a pensare di poter vedere realmente la squadra in un palcoscenico come la finale di Conference. Questi Memphis Grizzlies però non vogliono porsi assolutamente limiti, chi vivrà vedrà.