LeBron, prima amico e poi leader: "Thompson è una distrazione per la squadra"
E’ decisamente la storia di questo mercato, dopo la vicenda DeAndre Jordan. La situazione di Tristan Thompson sta diventando sempre più complessa e la differenza tra le richieste delle parti non sembra affatto assottigliarsi. Le pretese di TT e dei Cavaliers ve le abbiamo raccontate e se è vero che il mestiere è di David Griffin, i leader carismatici delle squadre hanno sempre voce in capitolo, specialmente se si chiamano LeBron Raymone James.
La foto direttamente dal profilo Instagram del Re parla chiaro: la volontà di James è quella di avere Ttristan Thompson a roster il prima possibile. L’espressione eloquente “Get it done!!!!” non lascia scampo ed elimina ogni tipo di diversa interpretazione. Da un lato, quindi, l’amico, il compagno di squadra, dall’altro sempre la figura di un leader carismatico come ne sono esistiti pochi in questo gioco. LeBron torna a parlare dopo quel post e lo fa, come sempre, col massimo rispetto verso tutti. La sua definizione di “It’s kind of like the elephant in the room all over, for everybody” racchiude tutto il senso delle contrattazioni, dei rifiuti, delle contro proposte e quant’altro. Ha continuato poi dicendo: “Speriamo che con un po’ di determinazione si possa risolvere tutto il prima possibile. Ovviamente, continuiamo a dire, io continuo a dire come il suo valore per noi sia fondamentale, come abbiamo visto anche l’anno scorso in postseason e per tutta la stagione regolare. Ma l”ultima cosa che serve è una distrazione quando si cerca di preparare una squadra che punta al titolo. In questo momento, la squadra ha questa distrazione. Non sono qui per parlare di numeri o cose del genere, perché è una questione che riguarda le due parti, non noi giocatori. Noi, però, abbiamo il diritto di non avere nessuna distrazione che ci permetti di non visualizzare il nostro obiettivo“.
LeBron e Thompson si sono incontrati sabato a Miami in occasione del matrimonio di Todd Leebow, imprenditore di grandissimo successo e amico sia di LBJ che di TT. Oltre agli amici, James e Tristan condividono anche l’agente, Rich Paul, anche lui presente al matrimonio. Se ci sia scappata una chiacchierata a riguardo non ci è dato di sapere ma James afferma: “So che vuole restare qui, credo che l’intera franchigia vuole che resti e così via. Allora, come ho detto, si spera che questa situazione possa risolversi presto in modo che possiamo davvero arrivare al punto d’arrivo tutti insieme“. Inoltre, James ha tenuto a precisare che il commento lasciato sui social non era assolutamente diretto al front office dei Cavs: “Durante tutto il processo di negoziazione, si ascoltano sempre entrambe le parti. Non è un processo unilaterale. Sono stato al centro di queste negoziazioni, anche non a livello NBA ma con altre attivita ed è sempre così. Le due parti si devono capire e venirsi incontro“. LeBron, per chiudere, afferma che non è nelle sue facoltà intervenire in questi tipi di rapporto, come confermano le sue parole: “Non ho intenzione di andare da loro e dirgli cosa devono fare. Questo è il loro lavoro e lo sanno fare molto bene. Hanno fatto diventare Cleveland ancora più una contender e ovviamente Tristan è parte della nostra rincorsa al titolo“. Insomma, James non smette di essere ottimista nei riguardi di una conclusione positiva dell’affare.