NBA24 Preview – Charlotte Hornets: l’obiettivo può essere soltanto uno, i Playoffs
NBA24 Preview – Charlotte Hornets: l’obiettivo può essere soltanto uno, i Playoffs
COME L’ABBIAMO LASCIATA –Lo scorso anno è stato a dir poco maledetto per la franchigia della North Carolina. Escluso Gerald Handerson, tutti gli altri quattro titolari non hanno giocato più di 65 partite. Nonostante la sfortuna, e un pessimo avvio di stagione (3 vittorie nelle prime 17 partite), Charlotte è arrivata ad un passo dall’ottavo posto, solo 5 vittorie in meno all’ottava testa di serie Brooklyn.
IL MERCATO ESTIVO- Rich Cho, general manager dei “calabroni”, non è stato affatto con le mani in mano quest’estate bensì ha attuato una piccola rivoluzione attorno al trio Jefferson, Walker, Kidd-Gilchrist. Fuori subito la scommessa, miserabilmente fallita, Lance Stephenson , direzione L.A., sponda Clippers. In cambio arrivano Spencer Hawes e Matt Barnes, quest’ultimo immediatamente girato a Memphis in una trade a 3 che a portato Charlotte Jeremy Lamb. Considerato il peso morto che era Stephenson nel contesto degli Hornets, Cho ha fatto un ottimo lavoro, ottenendo due giocatori che daranno più profondità alle rotazioni di coach Clifford. E’ poi arrivata l’ora del draft, dove Charlotte con la nona scelta ha selezionato Frank Kaminsky, ala/centro di 213 cm, preferito all’ala in uscita da Duke Justise Winslow, selezionato dagli Heat con la scelta successiva. Vedremo se Frank “the tank” sarà quel quattro perimetrale che da tanto gli Hornets cercano, ma senza successo. Di sicuro dovrà lavorare molto il ragazzo. Parliamo ora della free agency, con il ritorno di Mo Williams ai Cavs, è rimasto scoperto il ruolo di play in uscita dalla panchina, che è stato riempito con la firma di Jeremy Lin. Hanno lasciato la squadra anche Gary Neal e Bismack Biyombo, che sono stati sostituiti Aaron Harrison e Tyler Hansbrough. Infine sono andati anche via Jason Maxiell, ai Tianjin Steel e Jeffery Taylor che ha firmato col Real. Parliamo ora della trade più significativa dell’estate per questa franchigia, quella che ha portato nella “città regina” Nicolas Batum, mentre a Portland sono andati Gerald Henderson e Noah Vonleh. Di sicuro Batum è un miglioramento rispetto a Henderson, bisognerà vedere se reggerà la pressione che sarà sicuramente maggiore rispetto a quella che aveva a Portland, visto che le sue responsabilità saranno in aumento, come detto da coach Clifford. Tutto sommato è stato un mercato di tutto rispetto quello di Charlotte.
L’UOMO FRANCHIGIA- Un leader, dentro e fuori dal campo, questo è Al Jefferson. Lo scorso anno gran parte dell’attacco girava per le sue mani e per i suoi, fantastici, movimenti in post. A 30 anni è arrivata l’ora di raggiungere qualche obiettivo individuale, quest’anno se sarà integro fisicamente e si creerà la giusta chimica di squadra potrebbe essere l’anno buono.
A COSA PUNTARE – La division non è delle più semplici, con tre giganti dell’Est quali Atlanta, Washington, Miami e una squadra in grande crescita come i Magic. Il resto della Conference però rimane quello dello scorso anno, quindi ci sarà di nuovo una guerra all’ultimo sangue per l’ottavo posto con Detroit, Boston e Indiana.
IL PRONOSTICO – I playoffs non sono assicurati, ma al momento Charlotte è la favorita per accaparrarsi l’ottava testa di serie. Nel caso difficilmente vedremo una sorpresa al primo turno di playoffs.