NBA24 PREVIEW - Houston Rockets: Harden alla chiamata decisiva per il titolo, tutta Houston è con lui
COME L’ABBIAMO LASCIATA – Fine stagione ad un passo dal sogno delle Finals, infranto da quei Golden State Warriors oggettivamente superiori. Ai limiti del massacro, con un Harden irriconoscibile se non in una partita, che chiude una stagione comunque molto positiva.
IL MERCATO ESTIVO – Non proprio una rivoluzione in Texas, ma quasi. Sicuramente in uscita, dove Josh Smith ha scelto altri lidi mentre Papanikolau, Prigioni, Dorsey e Johnson sono stati sacrificati nella trade principale. Infatti alla richiesta principale del Barba di un playmaker che gli diminuisse il peso di ogni singola giocata, la dirigenza ha risposto presente, portando a Houston Ty Lawson. La backcourt ora è di altissima qualità e le conferme di Terry e McDaniels ne sono un’ulteriore conferma.
L’UOMO FRANCHIGIA – Difficile che qualcuno riesca a trovare un giocatore più rappresentativo di James Harden, battuto lo scorso anno nella corsa all’MVP solo da un Curry spinto ai limiti delle sue possibilità. Doveva essere una diarchia perfetta quella con Howard e invece si è pian piano trasformata in monarchia assoluta, più per defezioni di quest’ultimo in realtà. Difficile migliorarsi ancora sulle prestazioni individuali, mentre si può lavorare ancora sul rendimento di squadra, che cresce ad ogni sua giocata. Lo scorso anno è mancata l’esperienza e la maturità nel momento decisivo, nella stagione che sta per iniziare questo non deve più essere un problema. Harden deve essere la soluzione, nient’altro.
A COSA PUNTARE – La Western Conference sarà l’ennesimo campo di guerra in cui, a maggior ragione in questa stagione, ogni posto nei playoff sarà occupato da una contender. Tutto questo infortuni permettendo, come quelli di Beverley e Motiejunas che hanno un po’ rovinato il cammino in post-season dei texani, ritrovatisi improvvisamente con gli uomini contati nelle partite fondamentali. Quest’anno quintetto e panchina sono di grande qualità, la società si è impegnata per creare un gruppo vincente che comunque segua imprescindibilmente Harden, lasciando poche scuse in caso di insuccesso. L’obiettivo è quindi il titolo, come più volte lasciato intuire da tutti i membri dei Rockets, lasciati fuori dalle Finals con troppo amaro in bocca. La regular season è stata fortunatamente il punto forte della franchigia, capace nelle ultime due stagioni di piazzarsi tra le prime tre teste di serie, vantaggio da non sottovalutare in un’annata come questa. Non sarà il classico ora o mai più, ma sembra il momento buono per vincere.
IL PRONOSTICO – In regular season si punta alla riconferma, assicurandosi quindi almeno il secondo posto. Ai playoff tutto può accadere, ma questo sembra l’anno giusto per le NBA Finals.