Nba, Adam Silver parla dell'immediato futuro della lega
Adam Silver ha le idee molto chiare su quello che succederà l’anno prossimo nella sua lega e soprattutto ha le idee chiarissime su come le squadre accederanno ai playoff: infatti non ci sarà più l’accesso garantito tramite le classifiche di division, ma solo una classifica dalla prima all’ottava basata sulla classifica di Conference. Fino ad oggi le squadre che approdavano ai playoff erano le prime tre che passavano come vincitrici di division più la miglior quarta con il miglior record; le altre quattro erano scelte invece in base al record di Conference .”Abbiamo dato ai GM il tempo di discuterne con i loro proprietari, ma mi aspetto che questa nuova norma venga approvata” – ha affermato Silver.
David Stern ha poi toccato due punti fondamentali tra le varie questioni sorte nella passata stagione: l’HACK-A-SHAQ e il Moratorium. “L’NBA è un prodotto televisivo”- ha affermato Silver- ” se quando Jordan e Howard vanno in lunetta lo share non diminuisce, non vedo perchè dovremmo cambiare una regola solo per questi due giocatori”. Per quanto riguarda il moratorium, periodo nel quale i giocatori possono prendere accordi con squadre senza però firmare, Stern ha ammesso che questo periodo di “accordi privati” sarà accorciato per non incappare in incidenti diplomatici e guerre di “emoticons” come nel caso Jordan.
Stern ha affermato che le posizioni intorno ai 28 metri di parquet dei fotografi e della prima fila di cameraman cambieranno (Silver si sarà spaventato per la testa sanguinante di Lbj nei Playoff) e soprattutto ha concluso parlando della salute della lega e di Lockout: “Siamo preoccupati della salute delle nostre 30 squadre e dalla solidificazione della nostra fan base fuori dagli Usa”- Silver ha continuato poi sul discorso lockout- “Penso che l’obiettivo, sia per i proprietari che per i giocatori, sia quello di evitare un nuovo lockout. L’NBA sta generando introiti molto più alti di quelli che avevamo previsto e in questa situazione anche i giocatori sono partecipi visto che il 50% degli introiti è solo loro”. A quanto pare l’NBA sta benone, basta leggere le cifre dei trasferimenti finora, circa 3 miliardi di dollari. Non male, davvero non male.