Miami supera Toronto, i Clippers cadono a Sacramento, gli Hornets perdono di misura con i Knicks
TOR@MIA 102-107: Come ormai è consuetudine dal 27 gennaio 2010, Miami ha superato Toronto nella sfida di domenica mattina. Decisivi i 21 punti e gli 11 rimbalzi di Bosh, insieme ai 19 punti, 11 rimbalzi e sette assist di Dwyane Wade, che consento agli Heat di rimanere l’unica squadra imbattuta della East Conference. Il top scorer, però, è DeMar DeRozan che ha segnato 30 punti per Toronto. Partita mai veramente in dubbio, con Miami che è stata per un periodo a più 16, prima che Toronto si rifacesse sotto. Lowry ha avuto la possibilità recuperare lo svantaggio, quando ha subito un fallo, ottenuto 3 tiri liberi a due minuti dalla fine, sbagliando però due tentativi su tre.
Saranno felici gli abitanti di Miami, che han visto Miami Dolphins, Florida Panthers e Miami Hurricanes trionfare. Toronto ospiterà Oklahoma City questo martedì, mentre gli Heat accoglieranno gli Houston, sempre martedì.
SAC@LAC 98-92: Un Cousins in serata trascina i Kings ad una vittoria forse inattesa. Con 34 punti e 17 rimbalzi, il centro dal 2010 nelle fila dei Sacramento, ha consentito ai suoi di battere dei Clippers battuti subito forte, con due triple di JJ Redick. È però un “falso allarme”: i Kings capiscono di doverla mettere sul fisico e, quando finalmente ci riescono, portano a casa un parziale di 15 a 0, che li porta a+8 dagli avversari.
Un bel match che ha, nell’unica nota negativa, un bizzarro accostamento di maglie, che rendevano difficile la comprensione, come potrete notare in foto.
CHA@NYK 93-96: La partita si conclude con il sesto giocatore più giovane ad unirsi al roster di coloro i quali sono riusciti a realizzare 2o.ooo punti in NBA. Stiamo parlando, ovviamente, di Carmelo Anthony, che con 28 punti ha portato alla vittoria i suoi. Fedele comprimario Stoudemire, che con 17 punti e 10 rimbalzi aiuta i suoi al raggiungimento del +3 finale. Dalla parte opposta sugli scudi Jefferson (21-4) e Stephenson (14-9).
Gli Hornets ora andranno a New Orleans, per le partite di mercoledì. Stessa sera, ma destinazione diversa per i Knicks, che volano a Washington.