Altro capolavoro dei Phoenix Suns: battuti gli Spurs in rimonta con un super Thomas! Rudy Gay “old style” stravince contro i Trail Blazers
SAN ANTONIO SPURS @ PHOENIX SUNS 89 – 94: i campioni in carica si presentano all’US Airway Center di Phoenix, Arizona, per un intrigante match contro i sempre più pericolosi Suns. La vigilia, travagliata dalla questione del rinnovo del contratto di Leonard, che pare più indirizzata verso un esito negativo al momento, non è stata del tutto tranquilla. Se da un lato Kawhi desta perplessità, sul fronte opposto recupera dall’infezione all’occhio ed è pronto per fare il suo esordio in questa stagione. Partono molto bene i SAS mentre decisamente col freno a mano tirato i padroni di casa che realizzano appena 11 punti nei primi 12’ concedendone 24 agli Spurs. Coach Hornacek cerca di mischiare le carte e pesca il jolly Alex Len che riaccende Phoenix e il pubblico giunto a palazzo: il suo alley-oop su assist di Bledsoe pareggia i conti a quota 30, incrementando un parziale di 19-6. Ritorna a girare nel modo giusto la macchina da punti dei San Antonio Spurs con Tony Parker che realizza due jumper di fila. Si va all’intervallo lungo sul punteggio di 45-36 in favore degli ospiti. Altro colpo di genio a ripresa in corso arriva da coach H con lo spostamento di Bledsoe da guardia ad ala piccola per sfruttare la maggior esplosività contro Green, come dimostra il tap-in schiacciato con tanto di fallo! Non si scompongono mai i campioni che trovano in Duncan una mini-risposta poi annientata “dall’estro fatto pallacanestro”, ovvero sia Isaiah Thomas. Dopo un primo tempo a cifre relativamente basse, l’ex playmaker di Sacramento decide di caricarsi la squadra sulle spalle e, sfruttando la sua velocità, attacca il ferro in maniera inarrestabile. Il parziale del secondo tempo recita 58-44, con una difesa Spurs meno attenta del solito e con un Thomas che riesce a battere il suo difensore ogniqualvolta mette palla a terra. Il primo vantaggio della partita dei Suns arriva a 3:35 dalla fine e lo firma proprio il piccolo Isaiah in zingarata! Il punto esclamativo della vittoria arriva attraverso un’azione corale, di squadra, di un gruppo giovane che ha tanta voglia di stupire: la schiacciata di Morris suggella il risultato, vista l’incredibile e sciagurata palla persa Spurs per infrazione di 5 secondi sulla rimessa. Finisce 89-94 Suns che agguantano così la seconda vittoria in altrettante partite. Prima sconfitta, invece, per gli Spurs.
SAN ANTONIO SPURS (1 – 1): Leonard 6, Duncan 16, Daye 6, Green 3, Parker 19, Ginobili 2, Diaw 13, Belinelli 9, Baynes 6, Joseph 7, Ayres 2.
PHOENIX SUNS (2 – 0): Morris 4, Morris 20 + 11 RT, Plumlee 4, Dragic 10, Bledsoe 12, Len 10 + 11 RT, Tolliver 1, Thomas 23, Green 10.
PORTLAND TRAIL BLAZERS @ SACRAMENTO KINGS 94-103: match di raro interesse alla Sleep Train Arena di Sacramento tra i Trail Blazers e i nuovi Kings. La sfida più bella si attende sotto i tabelloni, dove LaMarcus Aldridge e DeMarcus Counsins potrebbero dar vita ad un duello per palate raffinati. Invece non sarà così, perché sebbene i due sopracitati lunghi giochino una buonissima partita, la star di serata è un’altra e si palesa subito dall’inizio. Chirurgico come una volta, atletico come un tempo, efficace come qualche anno fa, Rudy Gay trascina clamorosamente alla vittoria i Kings, sfiorando il suo personale career-high. Nicholas Batum cerca in ogni modo di contrastare il neo campione del mondo ma la sua precisione al tiro, la sua dinamicità e la sua imprevedibilità non consentono al difensore francese di porre rimedio alla sua furia offensiva. Complice anche una serata negativa e particolare al tiro per Damian Lillard (0/9 da due punti ma 4/4 da 3 nel primo tempo), Portland fa fatica a trovare punti da un giocatore che non sia Aldridge. I primi 24’ si chiudono in pareggio (48-48) così come il terzo quarto (71-71) e allora è tutto pronto per un quarto periodo tutto da vivere. Il parziale decisivo lo firmano i padroni di casa, chiudendo con un 23-32 di parziale che regala la vittoria prima vittoria stagionale. Il canestro della staffa arriva da uno spettacoloso contropiede scaturito da una stoppata di Cousins su Lillard e condotto da Rudy Gay che vede arrivare Ben McLemore che inchioda la bimane facendo esultare tutta l’arena. Vince e convince Sacramento che con questo Rudy Gay può affermarsi come una delle outsider ad ovest. Impressionante resta il plus/minus di DeMarcus Cousins che con 31:28 sul parquet fa registrare +28.
PORTLAND TRAIL BLAZERS (1 – 1): Batum 7, Aldridge 22, Lopez 8, Matthews 16, Lillard 20, Kaman 12, Blake 6, Wright 3, McCollum, Freeland.
SACRAMENTO KINGS (1 – 1): Gay 40, Thompson 2, Cousins 17, McLemore 7, Collison 17, Sessions 2, Landry 2, Stauskas, Casspi 10, Evans 4, Hollins 2.