NBA24 DRAFT PREVIEW - Towns, il lungo versatile che Minnesota necessita
a cura di Lorenzo Sonnino
Karl-Anthony Towns è considerato il grande favorito all’ottenimento della prima chiamata assoluta al prossimo draft NBA. I fattori a sostegno di questa tesi sono principalmente due: le enormi potenzialità mostrate nell’arco della stagione al servizio di coach Calipari a Kentucky; la necessità dei vincitori della Draft Lottery, i Minnesota Timberwolves, di completare il proprio reparto lunghi con un giocatore versatile come lui, ovvero che sappia ricoprire sia il ruolo di ala grande, sia quello di centro.
Ala-Pivot di 213 cm e 113 Kg, possiede nell’imponente fisico il suo più grande punto di forza: questo gli permette, infatti, di avvicinarsi con facilità al canestro e di realizzare con alte percentuali vicino al ferro, il 66% quest’anno; inoltre, con la sua grande potenza, taglia fuori agilmente i lunghi avversari a rimbalzo, riuscendo a catturare 4,5 carambole a partita sotto le plance avversarie e 8,5 nella propria area (dati considerati sui 40 minuti).
È molto abile anche nell’assistere i compagni; è in grado di servirli sia che si trovino all’interno dell’area, sia che aspettino lo scarico sul perimetro. Un altro aspetto che lo contraddistingue è il potenziale difensivo, merito non solo della sopracitata forza, che gli permette di difendere sui centri, ma anche per la mobilità fuori dal comune per un giocatore della sua stazza, grazie alla quale riesce a contenere senza difficoltà le ali grandi avversarie. Inoltre le 4,4 stoppate a partita (sui 40 minuti) dimostrano le sue grandi doti nella protezione del ferro.
A livello difensivo, però, non possiede solo fattori positivi, ma anche qualche lacuna: tende infatti ad abboccare troppo facilmente alle finte di tiro degli avversari e ad utilizzare troppo le braccia, difetti che lo portano spesso ad avere problemi precoci di falli. Anche l’esplosività fa nutrire qualche dubbio: Towns non sembra essere un atleta d’eccellenza, ma piuttosto un saltatore nella media, soprattutto da fermo.
I suoi movimenti in post basso, invece, sono molto grezzi e limitati, e saranno necessarie parecchie ore in palestra per rendere questo particolare del gioco spalle a canestro un’arma pericolosa del suo arsenale offensivo. Infine la costanza nell’arco della partita ha lasciato qualche perplessità: a volte, da entrambi il lati del campo, la sua intensità tende a mancare, ed anziché usare il fisico per prendere posizione, preferisce evitare il contatto lasciando libertà di tiro all’avversario nella fase difensiva e tirando in allontanamento in fase offensiva.
Nel complesso, però, Towns sembra avere un futuro radioso davanti a sé, e con tanto allenamento e dedizione, nel giro di breve tempo sarà considerato uno tra i migliori lunghi della NBA. Ancora non ci è dato sapere con quale casacca esordirà il prossimo ottobre, ma, salvo sorprese, verrà scelto da Minnesota o da Los Angeles, entrambe bisognose di un lungo versatile su cui costruire per il futuro.
Nell’attesa di vedere esordire i campioni del futuro, nella notte tra il 25 ed il 26 Giugno godiamoci questo interessantissimo Draft, che verrà ricordato in futuro per la ricchezza di talenti.