NBA FINALS, Top e Flop di Gara 3: James divino, Delly superlativo
TOP
MATTEW DELLAVEDOVA- King James ci perdonerà se almeno per oggi non è in cima ai Top ma davanti alla tenacia, il cuore e la determinazione di Mattew Dellavedova bisogna abbassare il cappello e rendere omaggio. Poche volte si è visto nelle Finals un giocatore così limitato a livello tecnico e se vogliamo anche fisico, risultare così decisivo ai fini del risultato. Due sono i momenti che ci fanno capire perfettamente la forza mentale e il carattere dell’australiano: il primo è nel gioco da tre punti con fallo subito da Steph Curry, con un tiro che gli dei del basket hanno dovuto premiare per forza perchè altrimenti non c’è una spiegazione. L’altra chicca di Delly avviene in uno dei momenti di recupero di Golden State dove a 55,6 secondi dalla fine si lancia su una palla vagante a metà campo con un tuffo memore dei migliori placcaggi di Castrogiovanni della nostra nazionale di rugby. Termina la partita con dei crampi feroci che lo rendono sofferente più che mai ma Mattew a fine gara ha una sicurezza: alla Oracle Arena la prossima volta non lo dimenticheranno più nel palazzo.
LeBRON JAMES- Per parlare dei grandi del gioco a volte le parole non servono perchè ripetitive e sempre uguali, quindi oggi tireremo in ballo delle statistiche per far capire come LeBron James sta facendo a fettine, almeno per il momento, Splash Brothers e Co.
GARA 1: 44 PTS 8 REB, 6 AST; GARA 2: 39 PTS, 16 REB, 11 AST; GARA 3: 40 PTS, 12 REB, 8 AST.
LeBron sta valicando ciò che è umanamente consentito fare, è ” da solo sull’isola” tanto per citare Buffa che usò quest’espressione per Kobe Bryant in una serie contro i Celtics. Golden State non riesce a frenare questa divinità travestita con il n.23.
STEPHEN CURRY- Curry è davvero l’unico che sulla sponda del Golden-Gate ha provato a portare la partita a casa. Primo tempo difficile anche per lui, ma secondo tempo giocato ad un livello spettacolare con alcuni sprazzi di basket immaginifico. Dopo il time-out di Steve Kerr che invitava a fare sempre meglio azione dopo azione e dove Golden State era sotto di più di venti lunghezze, Curry si è travestito da Mvp riportando i suoi sotto, davvero molto vicini ad un’impresa nelle Finals essendo anche in trasferta. Curry deve reagire, deve tornare a fare il mago ma non per soli 12 minuti, Golden State ha bisogno del suo Mvp per tutta la partita.
FLOP
HARRISON BARNES – DRAYMOND GREEN – Andando a controllare le statistiche fornite della partita di stanotte colpisce un dato davvero molto strano: sia Barnes che Green hanno terminato la loro gara con lo stesso PLUS-MINUS in negativo, -14. Se Barnes soprattutto nella prima partita era stato decisivo, i tifosi di Golden State si stanno chiedendo Green, il vero Draymond dove sia finito, perchè se ne sono perse le tracce. In due stanotte hanno collezionato 7 punti totali, con un misero 2-18 dal campo che ci dice tanto sulle difficoltà che stanno incontrando i due giocatori di Golden State.