CAVS@GSW, Gara-1: Curry, "I cinque minuti che volevamo per vincere"
Dopo aver sofferto per lunghi tratti dei Cavs attentissimi in difesa ed efficaci in attacco, con una grande prova di carattere i ragazzi guidati da coach Kerr sono riusciti a restare attaccati agli avversari e, dopo lo spavento sulla sirena del quarto periodo, con i tentativi a vuoto di Lebron e di Shumpert, hanno chiuso il discorso nell’OT, portando a casa il primo punto delle Finals 2015 (100-108). Da parte dell’ambiente dei Warriors, c’è soddisfazione ma anche consapevolezza di non aver giocato il miglior basket della stagione. Cominciamo con coach Kerr. “Abbiamo giocato l’OT possesso per possesso, non c’è stato molto da pensare in quei momenti. Siamo stati bravi dalla lunetta e la panchina ha dato un ottimo contributo. Ovvio, siamo stati fortunati ad andare al supplementare, ma sono molto convinto della strada che abbiamo intrapreso. Ho un gruppo di 10 giocatori fantastici. E’ stata una battaglia e abbiamo combattuto alla grande, prendendoci Gara-1“. L’HC di Golden State riserva un pensiero anche per Irving: “Spero davvero che possa tornare per il resto della serie. Davvero lo voglio. Probabilmente non mi credete, ma la penso così“.
“Nel supplementare tutti sono stati grandiosi” – dice l’MVP 2015 – “Da Iguodala, a Barnes, a Klay. Hanno tutti messo tanta energia in campo per difendere il tabellone e abbiamo preso rimbalzi importanti. Tutti si sono sacrificati e abbiamo obbligato i nostri avversari a prendere tiri più difficili. Noi siamo riusciti ad andare in lunetta e a segnare qualche canestro in transizione. Sono stai i 5 minuti nei quali abbiamo semplicemente fatto quello che ci serviva per vincere“. “Questo è quello che abbiamo fatto per tutto l’anno. Logorare gli avversari“, è il pensiero di Thompson.
Per Draymond Green, invece, “Non abbiamo giocato al nostro top, ma abbiamo vinto lo stesso. Abbiamo continuato a combattere per tutto il tempo, e alla fine LeBron si è stancato“. Andre Iguodala è stato uno dei grandi protagonisti della serata, prendendosi i meritati complimenti di Kerr (“E’ stato fantastico. Ha costretto LeBron a prendersi molti tiri difficili“) e affermando: “Sapevo le giocate che voleva fare, spostarsi a sinistra, step back e io ero lì, addosso a lui“.